Se qualcuno è convinto che il primo ristorante di gnocchi sia nato a Posina si sbaglia di grosso, ma probabilmente solo qualche abitante molto anziano può ancora ricordarselo. E, ovviamente, quella cuoca di Laghi, classe 1936, da tutti chiamata ‘la Sofia Loren’, che gli gnocchi li prepara da quando aveva 20 anni, quando non erano ancora un gustoso richiamo turistico, ma solo una pietanza casalinga adatta a sfamare generazioni di contadini.

Il ristorante ‘Dalla Santa’, attivo dal 1946 nel cuore storico di Laghi è oggi una tappa obbligata per gli amanti dello gnocco fatto in casa e, a onor di cronaca e con buona pace delle rivalità culinarie, l’anima del focolare, Silda Rader, 82 anni il prossimo 26 novembre, nuora della mitica fondatrice Santa, è originaria della contrà Griso di Posina, oggi purtroppo disabitata.

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Tutto iniziò con le maestre. Quando a Laghi nel dopoguerra c’erano ben due scuole elementari, una in centro e l’altra nella frazione di Cavallara, le numerose maestre, che arrivavano anche da fuori provincia, pranzavano sempre al ristorante e lì si cercava di accontentarle il più possibile anche nel menù. Spesso le donzelle chiedevano a gran voce gli gnocchi, e piano piano la pietanza è divenuta prima il piatto fisso di almeno un giorno alla settimana, poi una proposta continua, sempre più richiesta anche dagli altri avventori. Negli anni 50 vedeva gli albori anche il primo ristorante di gnocchi a Posima, il Garibaldino. E, quasi per una sorta di legge del contrappasso, gestito da una cuoca di Laghi.

La Santa, venuta a mancare nel 1986, perfezionò la ricetta rimasta quella antica fino ad oggi, ovviamente segreta, e la insegnò alla ‘sposa’, la nuora Silda Rader, che ancora oggi non perde un giorno di lavoro al locale, gestito dalle donne di ben 4 nuclei familiari, le figlie di Silda Loredana e Rosanna, la nuora Daniela e le nipoti. Niente uomini dunque nella storia del famoso gnocco di Laghi.

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Silda racconta la sua vita con una gioia negli occhi che lascia quasi increduli, e con una commozione che le dona ancora una splendida giovinezza. Una donna che scelse a soli 20 anni, per amore, di non partire mentre tutti emigravano in Australia, compresa la sua famiglia, e di restare a Laghi ad impastare farina e patate giorno dopo giorno per 60 anni. Con la sua tenacia e dedizione ha reso famoso lo gnocco in tutto il Veneto ed oltre.

‘Ho sempre lavorato nella mia vita – racconta Silda con orgoglio – ma ho affrontato la vita ogni giorno con positività. Mi sono innamorata di un uomo di Laghi che mi adorava, Eliseo Sella, che di professione faceva il tassista, mancato purtroppo a soli 44 anni. Ero molto bella, avevo spasimanti provenienti da tutti i ceti sociali. Tutti mi dicevano: ‘Ma che cosa avrà quello di Laghi per averti fatto perdere la testa?’ Io l’ho visto piangere per me, e mi trattava come una regina, voleva che mi vestissi sempre bene. Quando sono rimasta vedova avrei potuto risposarmi, mi dicevo, se solo avessi trovato uno come mio marito. Ma non l’ho mai trovato’.

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Alla parola ‘ferie’ il viso di Silda ha un moto di spontanea sorpresa. ‘Le ferie non sono mai esistite da noi – spiega– forse qualche giorno a Jesolo con i miei tre figli, ma che fatica rincorrerli nell’acqua… era quasi meglio stare in cucina a ‘passare’ gli gnocchi che oggi vengono a mangiare qua anche molti miei parenti dall’Australia. I nipoti non parlano nemmeno l’italiano, ma il linguaggio dei miei miei gnocchi lo capiscono perfettamente’.

 

Marta Boriero

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