Si sono chiuse ancora la scorsa settimana le iscrizioni alla sesta edizione di Trans d’Havet, gara top del panorama trail vicentino ed evento di richiamo per la crème degli atleti italiani e non solo. Come da tradizione tra poche ore saranno svelati anche i nomi dei top runners che ritroveremo allo scattare delle 00.00 del prossimo 22 luglio sul parterre di Piovene Rocchette , starting line dell’ardua gara Ultra con i suoi 80 km di sviluppo e 5.500 mD+. Qualche ora più tardi, alle 9,  da Pian delle Fugazze si staccherà anche la gara Marathon che propone un tracciato di 40 km e 2.500 mD+.

Il percorso attraverserà ben 11 diversi comuni, a cavallo tra tre diverse province.

 

trans d'havet 2016 peNel frattempo tutto è pronto sul percorso per scatenare i 550 atleti che si sono assicurati il pettorale 2017, 350 dei quali affronteranno la lunga Ultra, mentre i restanti 200 si avventureranno lungo il percorso Marathon, di certo il più corto, ma non meno impegnativo. Come ogni anno è assicurata una sostanziosa presen dei team berici, con oltre 200 runners vicentini in griglia di partenza. Una trentina saranno invece i concorrenti stranieri che faranno scalo ai piedi delle Piccole Dolomiti per questo appuntamento divenuto in pratica un must da correre almeno una volta nella vita. Arriveranno quindi da 15 diversi Paesi quali Belgio, Danimarca, Finlandia, Inghilterra, Germania, Spagna, Lituania, Lussemburgo, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Svizzera e Stati Uniti.

 

Tra loro uno solo difenderà il titolo di “senatore” made in Trans d’Havet: il vicentino Matteo “Fulmine” Tizian, il solo ormai ad aver risposto all’appello e alla conta sul traguardo di tutte le prime cinque edizioni. A lui abbiamo strappato alcune indicazioni per affrontare nel migliore dei modi la gara.

 

«L’andamento scorrevole del primo tratto – spiega Tizian – tende fin troppo spesso a far girare le gambe velocemente, con il rischio più che concreto di trovarsi impallati in men che non si dica. Le ascese al Monte Summano e al Novegno sono realmente tranquille, ma nel cuore della notte le insidie non mancano ed è bene prestare la massima attenzione. Altro punto cruciale è la scelta dell’abbigliamento. Le 52 gallerie che portano sul Pasubio sono un passaggio molto delicato dove gli sbalzi di temperatura tra interno ed esterno, uniti anche al cambio di luce, possono arrivare a mettere ko i più spavaldi. Non si scherza poi ai piedi del Carega, soprattutto per chi affronterà la salita con il sole già alto. Borracce ben piene,quindi, soprattutto se il meteo si mette per il meglio. Dopo le 9.30 pietre e pini mughi iniziano a rendere la salita ancora più torrida e non sarà finita fino alla vetta dei 2.238 m slm di Cima Carega. Dalla sommità poi le cose tornano più fattibili, ma resteranno pur sempre 30 km. Il mio consiglio è di non saltare neppure un ristoro, idratarsi per bene e ascoltare i segnali del proprio fisico, non le persone ai ristori però, che per non abbatterti moralmente ti parleranno sempre e solo con toni fin troppo ottimistici.»

 

trans d'havet cinesinoDomani, giovedì 20 luglio, dalle 18, è previsto il tradizionale party pre-gara presso l’Alpstation di Schio , con l’anteprima della consegna pettorali, la presentazione della nuova linea shoes Trail Running by Montura, musica e buffet.
Trans d’Havet ringrazia per il supporto il main sponsor Alpstation, oltre a Birra Menabrea, Latterie Vicentine, Oxeego, Vicenza è, Olimpico Traslochi e Why Sport, ma anche amici e partner che rendono possibile ogni anno la manifestazione, dai tanti gruppi e sezioni ANA di Vicenza e Provincia, Croce Rossa Italiana, Soccorso Alpino, le sezioni vicentine del CAI, Valdagno Basket, Polisportiva Valdagno, Associazione Botteghe del Centro di Valdagno, Spirito Trail e il Circolo Fotografico Leoniceno. Impossibile poi dimenticare il porto sicuro offerto lungo l’intero percorso da rifugi e rifugisti, a partire dal Rifugio Passo Xomo, quindi il Rifugio Achille Papa, il Rifugio Campogrosso, il Fraccaroli con la cima Coppi del tracciato e il rifugio Scalorbi.

 

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