E’ forse il malinconico simbolo di un passato che non tornerà più, ma per chi l’ha voluta e realizzata è soprattutto un emblema esposto con fierezza di come la valle sia riuscita a sopravvivere alla povertà e alla fame.

La nuova ‘caliera’ in legno di cedro, opera unica dello scultore locale Gianpaolo Alessi, sarà ufficialmente collocata in piazza a San Pietro Valdatico domani mattina alle 10 e inaugurata dal sindaco Claudio Guglielmi.

Realizzata in ricordo dell’Ex ‘Casèlo de San Piero’, il casello sociale turnario del paese fondato nel 1885 e funzionante fino al 1969, l’opera è il simbolo della lavorazione del latte, così importante per l’economia della valle fino a pochi anni fa, essenziale per la sopravvivenza di tutte le piccole comunità della zona. La caliera è ornata inoltre da un piccolo tettuccio di scandole di legno, montato dal gruppo alpini di San Pietro Valdastico.

valdastico - toponimi 2018

Una piccola oasi storica e culturale che in questi anni si sta arricchendo grazie al lavoro di molti volontari e delle associazioni del luogo, con il sostegno dell’amministrazione comunale. Accanto alla caliera è già stato collocato infatti un cartello che spiega gli antichi nomi delle vie, contrade, ruscelli e luoghi di Valdastico, frutto del lavoro appassionato durato alcuni anni di alcuni volontari. È presente inoltre da ormai 3 anni ‘l’albero del libro’, del quale tutti possono usufruire e contribuire ad arricchire, nato da una idea di alcuni abitanti.

Durante la giornata saranno abbrustolite le ormai mitiche ‘croste di formaggio alla piastra’ di parmigiano doc il cui ricavato andrà interamente devoluto per costruire il nuovo steccato di fronte al cimitero di San Pietro Valdastico.

Marta Boriero

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