Ieri la lettera con il progetto di legge sull’autonomia votato dal consiglio regionale. Poche ore dopo il sottosegretario  Gianclaudio Bressa fredda Zaia con delle dichiarazioni, che parlano chiaro: “Non si possono trattenere  i 9/10 delle tasse”.

Rbatte così il Governo, che subito dopo il referendum aveva parlato chiaro di sentenze della corte costituzionale, che non sono conciliabili con le pretese di Zaia, che probabilmente le spara troppo grosse.

“Dal punto di vista costituzionale quello che vuole il governatore veneto è un regionalismo differenziato su singole materie e competenze. Non siamo dinnanzi ad una regione a statuto speciale – continua Bressa”.

Nonostante queste precisazioni, il Governo fa sapere che c’è un clima positivo e voglia di collaborazione. Il tavolo per l’autonomia, da quanto trapela, vuole essere propositivo e c’è la volontà di arrivare ad un accordo quanto prima.

Domani, giovedì 23 novembre 2017, alle 12 a Roma, al Ministero degli Affari Regionali in Via della Stamperia 8, il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e la delegazione trattante istituita con decreto del Presidente della Regione nr. 176 del 26 ottobre 2017,  parteciperanno al primo incontro con la delegazione del Governo guidata dal Sottosegretario Gianclaudio Bressa per avviare il negoziato volto a ottenere maggiori forme di autonomia sulla base di quanto sancito dal Progetto di Legge Statale nr.43 approvato dal Consiglio regionale, recante “Iniziativa regionale contenente, ai sensi dell’art.2, comma 2, della legge regionale 19 giugno 2014, nr.15, percorsi e contenuti per il riconoscimento di ulteriori e specifiche forme di autonomia per la Regione Veneto, in attuazione dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione”.

di Redazione AltovicentinOnline

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