La fusione tra Avs e Acque Vicentine sarà una fregatura per i cittadini dell’Alto Vicentino.

Sono parole decise quelle di Attilio Schneck, attuale consigliere della Lega Nord nel comune di Thiene, ma con un passato di primo piano nella politica locale e provinciale.

Uno insomma, che le mani in pasta in fatto di amministrazione le ha e che non esita ad accusare i sindaci che hanno siglato la fusione le Avs e Acque Vicentine di leggerezza. “Vi siete fatti fregare l’acqua da Vicenza e costringerete i vostri cittadini a pagare bollette più alte per coprire gli investimenti di altri comuni”.

Sotto accusa la distribuzione di ruoli all’interno della nuova partecipata dove, a causa dei maggiori consumi di acqua, comanderà per ovvi motivi Vicenza.

Secondo Schneck, la logica del ‘comando’ sarebbe dovuta avvenire calcolando la produzione di acqua. Se così fosse stato, essendo l’acqua di risorgiva priorità delle valli del Leogra, Astico e Posina, Vicenza avrebbe avuto un ruolo secondario. Questo avrebbe avvantaggiato l’Alto Vicentino nel momento di stabilire le tariffe da applicare in bolletta, perché i comuni produttori d’acqua avrebbero avuto più voce in capitolo.

E invece, calcolando i consumi, appare subito chiaro che nel consiglio la maggioranza ce l’ha il capoluogo e i tre consiglieri che rappresenteranno i comuni ‘del nord’, avranno in ogni caso un ruolo di minoranza. Con nessuna voce in capitolo, quindi.

Il che, in soldoni, significa, che nelle bollette degli abitanti dei comuni dell’Alto Vicentino saranno inclusi i soldi per gli investimenti dei comuni di Dueville e Vicenza, ad esempio, che nel giro di poco tempo dovranno rifare i loro impianti fognari.

“Acque Vicentine si riforniscono dell’acqua in falda – ha spiegato Schneck – mentre Avs è titolare delle risorgive e quindi della grande produzione dell’acqua. Con la fusione, non si considera più la produzione, ma si considerano i consumi ed è chiaro che, con la fusione di Acque Vicentine e Avs, la provincia risulta il socio maggioritario. In questo modo, noi mettiamo l’acqua a disposizione degli altri e allo stesso tempo siamo chiamati a condividere i costi, che verranno ovviamente caricati nelle bollette. Questo ci penalizza, perché il piano di investimenti previsto da qui in avanti, vede Vicenza e Dueville impegnate in investimenti decisamente maggiori di quelli previsti nell’Alto Vicentino. E grazie alle bollette a tariffa unica, i costi verranno ripartiti tra tutti”.

Non usa mezzi termini Schneck nel sottolineare l’inappropriatezza di una decisione di tale portata.

“Noi vogliamo rimanere per conto nostro – ha continuato – o al limite vogliamo che le quote maggioritarie siano distribuite in base alla produzione dell’acqua. Le risorse idriche che sono  il vero capitale della società Avs, mentre Vicenza prende acqua dalla falda. La vera risorsa è la ‘capacità di produrre acqua’, questo doveva essere il vero parametro per la fusione poiché il capitale di approvvigionamento diretto di acqua ce l’ha Avs e non Acque Vicentine. I consigli comunali dei comuni dell’Alto Vicentino, facenti parte di Avs, stanno offrendo in un piatto d’argento la propria acqua a Vicenza e l’assemblea della nuova società, di cui Vicenza è maggioritario, deciderà sulla gestione delle risorse, degli investimenti e delle assunzioni di personale. Il Piano d’Investimenti per Acque Vicentine è superiore dell’80% rispetto ad Avs. Questi investimenti saranno  pagati nella tariffa unica della nuova società, quindi, da tutti gli utenti di Avs. Il trucchetto di dare 3 amministratori su 5 ad Alto Vicentino nella nuova società, è lo specchietto per le allodole in quanto il bilancio di previsione, il bilancio consuntivo e tutte le linee di gestione saranno approvate dall’assemblea con la maggioranza di Acque Vicentine, che farà quello che vuole. Vorrei proprio sapere – ha concluso Attilio Schneck – se i sindaci questo l’hanno capito o hanno finto di non capirlo e come spiegheranno ai loro cittadini di aver loro fatto fregare l’acqua costringendoli anche a pagare le tariffe per gli investimenti di Vicenza e Acque Vicentine”.

Anna Bianchini

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