E’ vero e proprio allarme di gattini abbandonati nell’Alto Vicentino e i volontari di Enpa non sanno più dove sbattere la testa. L’appello è chiaro: “Sterilizzazione come gesto di civiltà”, perché abbandonarli a morire di stenti è una cattiveria che non dovrebbe esistere.

I numeri parlano chiaro: erano 400 i mici abbandonati e raccolti nel 2016, mentre alla fine del giugno di quest’anno, i casi erano già 450. Ed entro la fine dell’anno si stima si arrivi ad oltrepassare il migliaio di cuccioli lasciati a morire per la strada, nei prati o gettati nei boschi, come fossero immondizia da gettare e non creature indifese.

“Non riusciamo più  a rispondere alle richieste dei cittadini – commentano da Enpa, con in testa Federica De Pretto, presidente della sezione Thiene-Schio – Siamo una onlus che vive di donazioni e le sterilizzazioni, i soccorsi e il mantenimento di centinaia di gattini raccolti in ogni luogo, ci sta mettendo in ginocchio”.

Unica soluzione possibile la sterilizzazione, che impedisce di fatto nuove nascite. Sterilizzazione, che spesso viene considerata un ‘atto barbaro’ da alcuni proprietari di gatti, che probabilmente non si sono resi conto che, fuori dalle mura delle loro case, ci sono altre migliaia di gattini in cerca di adozione.

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“Nonostante sia autunno inoltrato continuiamo a trovare decine di gattini abbandonati – ha spiegato Federica De Pretto – I numeri sono diventati insostenibili, non abbiamo strutture, la gente chiama, chiede aiuto e noi siamo inermi. Facciamo tutto quello che è possibile, ma ora è davvero necessario che si crei una sinergia con le amministrazioni locali e le Ulss per porre rimedio. Noi possiamo mettere delle toppe, ma il problema va affrontato alla radice”.

Da qui l’appello alle istituzioni per organizzare un tavolo di lavoro ed eventualmente mettere in cantiere ‘oasi feline’ come già esistono in altre province del Veneto. Ma serve sinergia, collaborazioni con i dipartimenti di Veterinaria delle Ulss locali ed educazione verso chi è convinto che la sterilizzazione sia una cosa cattiva.

“Sterilizzare significa evitare che i gatti mettano al mondo cuccioli che poi vengono abbandonati – ha spiegato Federica De Pretto – Significa proteggerli da malattie infettive e da incidenti stradali he li coinvolgono nel periodo del calore e che sono pericolosi anche per gli esseri umani. La sterilizzazione è un intervento chirurgico di routine, non fa ingrassare e non fa male all’animale e non modifica il suo carattere. Inoltre previene l’acre odore rilasciato dall’urina dei gatti maschi e la formazione di nuove colonie feline”.

di Redazione Altovicentinonline

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