Ancora una tragedia nelle montagne dell’Alto Vicentino dove una donna ha perso la vita precipitando dalla cima del monte Plische, nel gruppo del Carega.

Alle 12 il Soccorso Alpino è stato allertato dall’amico della donna, che era scivolata a causa del ghiaccio nelle vicinanze della croce. La nebbia ha reso particolarmente difficili le operazioni di soccorso, che hanno coinvolto le stazioni del Soccorso Alpino di Verona, Recoaro-Valdagno e Ala per la parte trentina.

L’elicottero di Verona emergenza ha provato ad avvicinarsi, ostacolato però dalla nebbia. Appena si è aperto un varco, l’eliambulanza di Trento è riuscita a trasportare una squadra di 5 soccorritori di Ala al Rifugio Scalorbi e, durante una rotazione, ha individuato e recuperato il chiamante, che non era ferito ma presentava principi di ipotermia. Nel frattempo una squadra di Verona con un medico partiva da Campogrosso, così come sul versante vicentino si muoveva Recoaro-Valdagno. I soccorritori trentini sono stati i primi a raggiungere il corpo senza vita della donna in un canale. Non appena sono stati affiancati dai soccorritori veronesi, il medico della stazione ne ha constatato ufficialmente il decesso. Al momento le squadre stanno scendendo con la salma verso il Rifugio Revolto.

I soccorritori di Recoaro-Valdagno nel frattempo sono stati dirottati dal 118 nella zona di Bocchetta Fondi, poiché un gruppo di 8 escursionisti quarantenni di Padova, che aveva risalito un canale di neve con picche e ramponi, era stato bloccato dalla nebbia a 1.900 metri di quota. I soccorritori sono arrivati da loro e li hanno riaccompagnati a valle. Il Soccorso Alpino di Verona è intervenuto inoltre in aiuto di due escursioniste che presentavano possibili traumi da caviglia, una scivolata sulla neve dura delle Creste di Naole sul Monte Baldo e una che aveva messo male il piede nella zona del Santuario della Madonna della Corona.
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