Tutti promossi i direttori generali delle Ulss venete, che dopo essere stati sottoposti a giudizio dei primi cittadini e della giunta regionale, si sono guadagnati una votazione decisamente positiva.

La valutazione si riferisce al 2016, quando ancora le Ulss erano di fatto 21 e ad esse erano sommati le Aziende Ospedaliere di Padova e Verona e l’Istituto Oncologico Veneto-IOV.

Il buon risultato ottenuto nella gestione della sanità dai managers territoriali è stato fissato in una delibera, approvata su proposta dell’assessore alla Sanità Luca Coletto, che recepisce la sintesi delle valutazioni espresse, dalla Giunta stessa, dal Consiglio regionale e dalle rappresentanze dei Sindaci all’interno delle Ullss.

Le valutazioni sono riferite alla garanzia di erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) nel rispetto dei vincoli di bilancio e in relazione agli obbiettivi assegnati ai Dg per l’anno 2016 e costituiscono l’80% del totale.

“Mi piacerebbe– commenta l’Assessore alla Sanità che almeno per una volta questo atto non venisse trattato come una classifica sportiva – Non ci sono vincenti e perdenti, perché non è questo il senso di una valutazione così complessa, dalla quale, comunque, tutti, ripeto tutti, escono di fatto a testa alta, perché gestire e erogare servizi sanitari di qualità, rispettando Lea sempre più impegnativi e con sempre meno risorse causate dai tagli nazionali indebitamente subiti dal Veneto, è impresa titanica anche per i migliori. Da tutti i soggetti titolati alla valutazione emerge una situazione complessiva estremamente positiva – conclude Coletto – La sanità veneta è di fatto una squadra compatta, dove ogni giocatore mira allo stesso obbiettivo, che è quello di dare il meglio possibile a chi ha bisogno di cure. Il miglior riconoscimento ci è peraltro arrivato dalle valutazioni sulla capacità di erogazione dei Lea da parte del ministero della Salute, che ha promosso a pieni voti il Veneto anche per il 2016, con poche altre Regioni”.

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