Doppia carrozza per il treno diretto Schio-Venezia, che da pochi mesi collega l’Alto Vicentino direttamente con il capoluogo della regione. Una notizia che studenti e lavoratori pendolari hanno accolto come un regalo e che ora raddoppia, grazie all’introduzione nel convoglio di una seconda carrozza.

Soddisfazione è stata espressa da Marino Finozzi, consigliere regionale della Lega, che ha riconosciuto il merito all’assessore regionale ai Trasporti Elisa De Berti dicendo: “Si trattava di una tratta tra le più problematiche della nostra rete ferroviaria, avevamo segnalato nel recente passato questi problemi alla giunta e l’assessore Elisa De Berti, dimostrando la consueta capacità e la particolare sensibilità nei confronti di questo territorio, se n’è fatta carico e lo ha affrontato proponendo una soluzione rapida ed efficace”.

Avendo utilizzato il treno per raggiungere Venezia dal suo Alto Vicentino, Finozzi conosce bene quanto fosse importante avere una corsa diretta, per evitare lo stop con cambio treno a Vicenza, che spesso significava corse per non perdere la coincidenza o lunghe attese per aspettarla.

“Il collegamento ferroviario tra l’Alto Vicentino e Venezia finozziè sempre stato complicato – ha continuato Finozzi – Si tratta di una linea con un flusso di passeggeri molto sostenuto, soprattutto nella fascia mattutina tra le 7 e le 8, utilizzata in particolare dagli studenti universitari che viaggiano verso gli atenei di Padova e di Venezia e che affollavano i due convogli allora disponibili. Da dicembre la tratta è stata potenziata grazie all’intervento dell’assessore De Berti che è riuscita, in quella fascia oraria, a far aggiungere una nuova corsa che parte da Schio senza obbligare i passeggeri al cambio treno a Vicenza. Il successo di questo potenziamento, che avevo avuto l’opportunità di sollecitare, è stato evidente e lo testimonia il fatto che l’unica carrozza messa a disposizione è stata letteralmente presa d’assalto dai pendolari. Era necessario un ulteriore intervento, quindi – ha concluso – Aggiungendo una carrozza a quella già prevista, il convoglio diretto è stato raddoppiato ed è stata così trovata un’ulteriore ed efficace soluzione ad un problema particolarmente sentito nel territorio”.

A.B.

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