Debutta al Teatro Comunale di Thiene sabato 17 ottobre 2015, alle 21.00, “1915-18. La Guerra delle Donne”, opera lirica per voci recitanti, voci solistiche, coro ed ensemble strumentale su libretto e musica di Lorenzo Signorini, diretta da Mauro Alberti con la partecipazione dei solisti Ornella Silvestri, Alberto Spadarotto ed Enrico Imbalzano, dell’Ensemble Strumentale dell’Istituto Musicale Veneto “Città di Thiene” e del Circolo La Zonta, in una produzione del Coro Città di Thiene realizzata in collaborazione con l’Amministrazione Comunale.

“L’opera – commenta Maria Gabriella Strinati, Assessore alla Cultura – è frutto di una grande sinergia tra le migliori realtà culturali thienesi, che sanno proporci un evento di notevole portata artistica su un aspetto non conosciuto, ma fondamentale della Prima Guerra Mondiale, il ruolo delle donne in quei tragici anni”.

Lo spettacolo rientra nell’ambito degli eventi patrocinati dal Comune di Thiene per il Centenario della Grande Guerra.

“Questo, insieme agli altri importanti eventi di questi giorni, – commenta Giampi Michelusi, assessore referente per le iniziative sul centenario della Prima Guerra Mondiale – la città di Thiene ha proposto finora oltre 50 eventi rivolti al ricordo della grande guerra. Lo ritengo un risultato importante, di interesse storico e culturale e soprattutto un tuffo nella memoria, a ricordo di un periodo della nostra storia italiana che non va dimenticato; un’epoca che invita a riflettere sugli errori commessi e che, dalle ceneri di questa immane tragedia, manifesta la necessità di pace, speranza e uguaglianza”.

“1915-18. La Guerra delle Donne” è una grande opera che narra vari aspetti della vita delle donne durante la grande guerra. Accanto alla guerra combattuta dagli uomini – solo in Italia furono sei milioni gli arruolati – vi fu infatti un’altra guerra, più nascosta, meno evidente, ma non per questo meno tragica, quella, appunto, delle donne, che si trovarono senza le braccia forti che lavoravano abitualmente per sfamare le famiglie. Mogli, madri, fidanzate e sorelle furono lasciate a casa a far fronte, da sole, a grandi difficoltà.

Fu una guerra contro la fame, i soprusi, le malattie che le donne seppero affrontare per la prima volta nel mondo moderno con coraggio e forza.

Protagoniste dell’opera sono, solo per citarne alcune, la giovane crocerossina carica di ideali che si scontra con la terribile realtà degli ospedali militari, la donna che si prostituisce di nascosto per sfamare i figli, la nonna che racconta ai nipoti di quella guerra ormai lontana, la moglie che riceve una lettera dal marito.

Donne che andarono a lavorare in fabbrica o che divennero autiste o lavoranti in miniera, tutte accomunate da grande volontà e voglia di vivere.

L’opera narra di queste figure femminili in modo oggettivo, senza interpretazioni, raccontando la verità, molte volte nascosta o sublimata in nobili ideali

“La Guerra delle donne” – spiega il m.° Lorenzo Signorini – ha un sottile legame con l’opera tradizionale perché il corpus del lavoro è costituito da ventuno numeri. Questi sono a forma chiusa, ma si snodano senza soluzione, la musica si alterna alle recitazioni sottolineandone la carica emotiva. Solamente a metà sarà eseguito un intermezzo giocoso, una sorta di catarsi di dieci minuti, per poi ritornare al punto”.

 

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