Appuntamento sabato 21 aprile alle 20.30 in sala San Bernardino a Malo, per la presentazione di un libro che racconta storie di prigionia e vita nel campi tedeschi durante la guerra.

Una testimonianza diretta dai campi di lavoro tedeschi, un vero e proprio esempio della “manifestazione di amore filiale che lega i tre fratelli Federico, Enio e Mario, “adesso come allora al nostro papà”.

Le pagine raccontano del viaggio, lungo ben 2.380 chilometri, di Severo e Cesco Lanaro prima in Montenegro poi, dopo l’8 settembre, verso il campo di lavoro tedesco di Unerwellenborn-Saalfeld, dove i due fratelli, come molti altri, furono tradotti per fabbricare al tornio i bossoli per le bombe.

I Lanaro facevano parte del Cinereparto speciale del Regio Esercito, in qualità di fotografi ma anche di operatori e producevano documentari per l’istituto luce.

Il diario è molto puntuale e restituisce notizie davvero significative sulla vita quotidiana dei prigionieri, ma anche sugli stati d’animo dei due fratelli. Un manoscritto di 108 pagine che sono state trascritte, in alcuni casi interpretate perché, come scrive Federico, uno dei figli, “A volte bisognava quasi entrare nella testa di papà Severo per capire alcuni passaggi”.

Molte le foto inedite che saranno fatte scorrere in proiezione durante la serata, in un alternarsi tra lettura di pagine scelte ed esecuzione di brani alla fisarmonica, la stessa che Cesco e Severo suonavano al campo di prigionia per tirarsi su di morale e per mangiare qualcosina in più, dato che le melodie di alcuni valzer, imparate ad orecchio, piacevano agli ufficiali ma anche alle cuoche, che ogni tanto allungavano loro, non viste, un piatto di zuppa.

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