Non riesce a trovare pace Cesare Cappellari di Foza per l’orribile fine che ha fatto il suo amato cane Asso, ucciso da una fucilata e gettato come fosse un’immondizia in un dirupo in località Tessar di Sotto.

Cappellari appassionato di caccia qualche giorno fa era uscito per la prima battuta di caccia, assieme ad altri tre amici ed all’inseparabile Asso, il segugio italiano che oltre essere un bravo compagno di caccia era soprattutto un compagno di vita.

La compagnia di cacciatori una volta giunta in località Tessar di Sotto a Foza, ha liberato i cani che subito si sono messi sulle tracce di una lepre, scomparendo alla vista di Cappellari e degli altri cacciatori, facendo loro sperare una buona battuta di caccia, ben presto interrotta da un colpo di fucile che ha fatto ritornare i cani, tutti eccetto Asso.
Cappellari e i suoi amici si sono subito allertati  mettendosi alla ricerca del cane, richiamandolo a gran voce, senza ottenere nulla, fino a quando il calare delle ombre della sera li ha costretti a tornare a casa.

Con molta ansia e preoccupazione Cappellari la mattina presto è tornato, sullo stesso punto, con la speranza di trovare Asso, ma di lui ancora nessuna traccia. Con l’animo in pena per la sorte del suo cane, il cacciatore, aiutato da degli amici, ha perlustrato ogni palmo, ogni anfratto di quei luoghi dove col suo ‘campione’ aveva trascorso tanti momenti.

Ci sono voluti due giorni perché agli occhi di Cappellari si parasse la terribile scena del suo cane, gettato in un dirupo e col ventre squarciato da una  fucilata. Disperato non ha potuto fare altro che recuperare il corpo di Asso e portarlo a casa dove ha ne avviato l’iter burocratico per la morte, oltre a sporgere denuncia alle forze dell’ordine che hanno subito avviato le indagini per risalire all’identità di chi ha azionato il grilletto del fucile contro Asso.

P.V.

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