Storie di straordinaria inclusione sociale. E’ quanto sta accadendo a Thiene per alcuni studenti disabili che da pochi giorni hanno iniziato a lavorare in cinque negozi in piazza Rovereto.

Per un mese alcuni studenti del Cfp Patronato S. Gaetano vivranno l’esperienza lavorativa grazie alla sinergia sviluppata da Engim Veneto in collaborazione con Panificio De Muri, Macelleria Lobba, Bar Qbo, Tabaccheria Rovereto e Edicola Rovereto.

Studenti disabili che si mettono in prima linea per combattere il paletto sociale che spesso e nega a loro l’accesso al mondo del lavoro, per intraprendere un cammino di indipendenza, alla ricerca di una loro autonomia, afferrando ciò che per loro fin dalla nascita non è mai scontato.
Tutto questo sta accadendo a Thiene, cittadina che si dimostra per l’ennesima volta alla portata davvero di tutti, grazie alla disponibilità dei 5 negozianti di piazza Rovereto che non ci hanno pensato due volte a dire ‘sì’ al progetto avviato da Marta Rigo, coordinatrice del CFP S. Gaetano.

Tante le belle parole che si possono accostare a questa iniziativa. Ma poche riescono a dare una giustizia scritta di quello sta accadendo a questi studenti speciali che, mettendo in gioco se stessi, si sono catapultati con le proprie competenze ed abilità in un ruolo nuovo, di parte attiva nella società, rivelando più agli altri che a se stessi di quale risorsa il comune di Thiene può essere orgoglioso.marta rigo piscologa

Un mettersi in gioco anche per i gestori dei 5 negozi, solitamente affaccendati ogni giorno nel loro lavoro, anche con ritmi frenetici: stanno rivelando una spiccata dote di pazienza e dedizione nell’affiancare i ragazzi, spiegando la loro mansione, cosa e come devono, ripagati dall’aver in negozio degli studenti-lavoratori che trasudano entusiasmo in quello che fanno.
E lo stanno facendo davvero con tanta bravura, spinti da un forte senso del dovere, lavorando alacremente e con metodo per fare tutto giusto, generando orgoglio e gratificazione non solo nei commercianti e nella scuola, ma soprattutto, nelle famiglie che vedono un riscatto, un’opportunità, un futuro in quello che i loro figli speciali, e non diversi, stannno facendo.

“Questo progetto permette quindi di gettare le basi per  progetti di inserimento lavorativo che costruiscano una piena inclusione sociale. Quando ci si confronta con i concetti di disabilità e di lavoro si rischia di soffermarsi solo sui limiti e sulle difficoltà, con questo progetto invece si punta  a valorizzare le  opportunità che questo può mettere in campo – spiega Marta Rigo – La piazza dell’inclusione vuole mettere le radici ,in un territorio accogliente come il nostro, per un futuro che preveda maggiori opportunità lavorative per i ragazzi con disabilità e per le aziende stesse, e per tutta la comunità.

Un passo avanti nel riempire le crepe di una società non perfetta. E va bene anche che non sia perfetto il mondo in cui si vive, non fatto di persone omologate, ma bensì ricco delle diversità tutte, apprezzandone ogni singola attitudine, come la pignoleria dello studente disabile che in questi giorni allunga il giornale nell’Edicola Rovereto, stando attento a non dimenticare di inserire il supplemento del giorno, mentre fa di conto del resto che deve consegnare.

Paola Viero

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