Attenzione consumatori a chi vi fate mettere le mani addosso e attenti anche agli addetti ai lavori perchè rispettino le regole in vigore, che sono severe, alla luce dei numerosi casi di persone che hanno subito deturpamenti da chi non era esperto. A seguito dell’entrata in vigore del nuovo decreto che disciplina l’elenco delle apparecchiature elettromeccaniche consentite nei centri estetici per trattamenti di benessere, la categoria Estetica di Confartigianato Vicenza ha informato le imprese del territorio sulla necessità di adeguarsi alle misure previste, rispettando le norme di sicurezza richieste nell’utilizzo delle attrezzature.

Il recente decreto, infatti, aggiorna e sostituisce il precedente del 2011, che a sua volta era appendice di una legge del 1990 (la prima che regolamentava la disciplina dell’estetica in Italia): da allora, è stato un susseguirsi di innovazioni nei trattamenti e nelle tecnologie per la cura dell’aspetto della persona.

Il rapido sviluppo di questo settore ha avuto negli anni passati anche qualche ripercussione negativa: l’utilizzo di apparecchi elettromeccanici senza le necessarie conoscenze e precauzioni ha causato anche danni alla clientela, e per questo sono stati emessi decreti che ne definiscono gli ambiti di utilizzo. “Da cinque anni a questa parte la nostra categoria offre informazione e formazione sull’utilizzo delle apparecchiature secondo le norme – spiega Valeria Ferron, presidente del settore Estetica di Confartigianato Vicenza –, facendo capire che l’utilizzo a regola d’arte della strumentazione è una dimostrazione di qualità del servizio a tutela della clientela. Nel maneggiare ad esempio un dermografo, uno stimolatore a radiofrequenze o apparecchiature a laser, serve un’elevata professionalità e la conoscenza approfondita delle schede tecniche”. Il messaggio è anche rivolto alla clientela, che deve saper riconoscere la qualità dei centri che svolgono trattamenti con la dovuta professionalità. Ma ancora una volta si pone pure l’accento sugli operatori abusivi e irregolari, che acquistano attrezzature per trattamenti estetici e le utilizzano magari in casa, senza alcuna

competenza e conoscenza delle norme, cosicché è alta la probabilità di commettere danni irreparabili sull’epidermide degli utenti.

“La gente deve capire – conclude la presidente – che non si rischia sulla propria pelle: chi va dall’abusivo, oltre a provocare un danno allo Stato, corre un grosso pericolo, perché solo i veri professionisti possono garantire trattamenti sicuri ed efficaci”.

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