Il presidente della Regione Luca Zaia ha firmato il decreto che dichiara lo “stato di crisi” per le eccezionali avversità atmosferiche che si sono verificate nella giornata di ieri e che hanno provocato criticità nei territori dei Comuni di Enego e Cismon del Grappa in provincia di Vicenza, La Valle Agordina, Feltre e Ponte nelle Alpi nel bellunese, Vittorio Veneto, Valdobbiadene, Miane, Follina, Revine Lago, Tarzo, Cison di Val Marino, Cappella Maggiore, Fregona e Cordignano in provincia di Treviso, Taglio di Po, Loreo, Rosolina e Porto Viro in provincia di Rovigo, Chioggia (Venezia) e Garda (Verona).Tutte zone flagellate dal maltempo. Tra queste, è Enego quella che ne ha risentito maggiormente con gli abitanti che il giorno dopo del disastro che ha colpito Fosse di Sotto, non hanno più voglia di parlare. Nei loro occhi si legge il terrore vissuto in quei momenti di terrore con la frana che portava giù un fiume di acqua piovana mista a detriti. Gli abitanti di Enego hanno temuto per le loro case, per le loro auto, per i loro beni. La situazione non è ancora tornata alla normalità e c’è un mondo di volontari, che si sta dando da fare per dare aiuto a quella centinaia di residenti sotto choc. Solo stanotte è ritornata la corrente.

alluvione-lampo-Enego-1-561x420Quattro le auto divorate dal fango, la furia delle pietre scese giù ha sfondato anche le porte di abitazioni che sono state invase dal fango.Da quantificare con precisione i danni della bomba d’acqua, che ha scatenato l’inferno in quel paese, che ieri ha avuto anche gli onori della cronaca nazionale. Qualcuno ha fatto una prima stima parlando di 5 milioni.

La dichiarazione di “stato di crisi” costituisce declaratoria di evento eccezionale e consente l’attivazione delle componenti professionali e volontarie del Sistema Regionale di Protezione Civile per garantire il coordinamento e l’assistenza agli Enti Locali per l’intervento di soccorso e superamento dell’emergenza e la possibilità di ricorrere, se necessario, alle risorse del “Fondo regionale di Protezione civile” per gli interventi più urgenti.

Il provvedimento è suscettibile di integrazioni qualora altri enti dovessero segnalare danni e disagi riconducibili agli stessi eventi meteo eccezionali. Contestualmente la Regione si riserva di trasmettere questo decreto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di richiedere l’eventuale dichiarazione dello “stato di emergenza”.

Filippin e Ginato: “Solleciteremo il Governo affinché tuteli cittadini e imprese”

“Tutte le istituzioni, di tutti i livelli, devono collaborare in questo momento difficile per dare risposte ai cittadini e alle imprese colpiti dal nubifragio. Un’emergenza che va ad aggiungersi alle difficoltà che il territorio, e in particolare il settore agricolo, già sta patendo per il lungo periodo di eccezionale siccità. Da parte nostra, in qualità di parlamentari, siamo a disposizione delle amministrazioni comunali e faremo pressione sul Governo per un intervento concreto di sostegno”. Intervengono così la senatrice Rosanna Filippin e il deputato Federico Ginato (PD) a seguito dei danni provocati dal maltempo in diverse zone del vicentino.
“Di fronte ad emergenze di questo tipo serve un impegno condiviso e straordinario. I danni purtroppo sono stati tanti. Nel vicentino il comune di Enego, in particolare la frazione di Fosse di Sotto, ha subito numerose conseguenze dovute al nubifragio e alla creazione di un fiume di fango che ha danneggiato case, automobili e strade di collegamento. Ma il maltempo ha provocato danni a macchia di leopardo anche nei comuni di Bassano del Grappa, Monticello Conte Otto, Schio e altri: anche qui va garantito un sostegno immediato”.

G.R.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia