All’indomani da due tragedie sul lavoro, che hanno visto morire due uomini mentre svolgevano regolarmente le loro mansioni, scendono in campo i sindacati, che denunciano un aumento degli incidenti sul lavoro nell’ultimo anno.

Ma Fiom, Fillea, Filca e Feneal di Vicenza sono anche compatti nel dire che “Gli incidenti sul lavoro non sono tragiche fatalità, ma nascono da situazioni di rischio alle quali i lavoratori sono sottoposti”.

Maurizio Ferron, segretario generale della Fiom, richiamando il nuovo contratto di lavoro del settore, sottolinea l’importanza di prevenire gli incidenti evidenziando con anticipo le situazioni di rischio. Esprimendo vicinanza alle famiglie e ai colleghi di lavoro dei duo uomini morti ieri a Isola Vicentina e a Sandrigo, ha commentato: “Purtroppo anche quest’anno il numero dei lavoratori che perdono la vita sul lavoro è drammaticamente aumentato. Questo è il segno più evidente di come sia necessario un maggior impegno in termini di prevenzione e tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori che vada ben oltre il mero rispetto formale degli obblighi di legge o le dichiarazioni di circostanza. Un impegno che deve vedere tutti coinvolti. Proprio in questi giorni – ha continuato – stiamo svolgendo le assemblee per presentare l’ipotesi del nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici. Uno dei temi fondamentali presenti nelle piattaforme e che ha trovato nell’intesa alcuni avanzamenti sulla trattativa per il nuovo contratto riguarda proprio il capitolo sulla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro al fine di prevenire gli infortuni a partire da un coinvolgimento dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls) sull’analisi dei mancati infortuni, cioè di quelle situazioni che evidenziano di per sé dei rischi per la sicurezza. Ricordiamoci sempre – ha concluso Maurizio Ferron – che questi incidenti come anche quelli meno gravi che succedono tutti i giorni sui luoghi di lavoro, non sono mai una tragica fatalità, ma sono frutto di potenziali situazioni di rischio su cui occorre intervenire preventivamente”.

In pieno accordo con Ferron sul fatto che gli incidenti non siano delle casualità, anche i segretari generali del comparto edilizia della Cgil Cisl e Uil di Vicenza Luca Rossi (Fillea Cgil), Lorenzo D’amico (Filca Cisl) e Pirro Giacomo (Feneal Uil). Proprio loro ricordano che dai dati degli Spisal della provincia berica, il settore dell’edilizia e  costruzioni risulta il più pericoloso, pertanto fanno un appello a tutte le parti affinché ci si impegni di più sulla diffusione della cultura della salute e della sicurezza in tutti i luoghi di lavoro, attraverso la formazione a tutti i livelli e per tutto il personale  nel luogo di lavoro, anche di ditte esterne.

“Siamo preoccupati perché in questo 2016 gli infortuni nel settore sono tornati ad aumentare nonostante la crisi abbia visto un ridimensionamento nel numero degli addetti e delle aziende – hanno commentato all’unisono – E’ necessario che sia i rappresentanti della sicurezza delle aziende, sia i rappresentanti della sicurezza tra i lavoratori, registrino e segnalino tempestivamente i mancati infortuni: si tratta di eventi che evidenziano situazioni di rischio per la sicurezza. Ovvero sono campanelli di allarme importanti per tarare i piani di sicurezza nei luoghi di lavoro e prevenire gli incidenti gravi e meno gravi, perché i lavoratori e le lavoratrici hanno il sacrosanto diritto di tornare a casa la sera sani e salvi dalle loro famiglie dopo una dura giornata di lavoro”.

A.B.

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