“Le discussioni sulla differenza di genere sono fondamentali per la crescita dei ragazzi”.

Con queste parole Daniela Sbrollini, onorevole del Pd, si scaglia contro Elena Donazzan, assessore regionale all’Istruzione, che pochi giorni fa aveva chiesto al ministro Valeria Fedeli di fermare la proiezione del film ‘Fa’afafine’ nelle scuole.

Uno spettacolo che racconta la storia di un adolescente alla scoperta di sé e della sua identità sessuale, utile secondo Daniela Sbrollini a stimolare i giovani nella scelta del loro orientamento sessuale.

“L’ideologia gender è una teoria che non esiste – ha commentato Daniela Sbrollini, che ha avvertito il ministro Valeria Fedeli in qualità di garante della libertà di insegnamento nella scuola pubblica – L’assessore Donazzan utilizza un mezzo pubblico e cioè il sito ufficiale della Regione Veneto per un messaggio di censura, contro la libertà dell’arte e contro la libertà di insegnamento delle scuole. La censura dovrebbe arrivare perché lo spettacolo, sosterrebbe ‘l’ideologia gender’ teoria che non esiste. Quello di ‘teoria del gender’ è invece un concetto creato dall’ estrema destra religiosa che mira ostacolare l’accettazione e il rispetto per chi è considerato diverso. La nostra costituzione dice che ‘L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento’. Le forme d’arte come il teatro, la letteratura, il cinema, l’immagine, quando ovviamente non sono contrarie alla pubblica decenza e bene interpretate, sono sempre educative. Quest’uscita invece, sembra rievocare il ventennio fascista, tentando di chiudere la bocca a chi vuole far crescere i giovani attraverso la conoscenza della realtà e dal rispetto della diversità di ognuno di noi. Il teatro Astra di Vicenza e il centro di produzione teatrale ‘La Piccionaia’ hanno una grande tradizione educativa e culturale nella nostra città di Vicenza ed hanno contribuito in tutti questi anni a formare decine di migliaia di ragazzi sempre con intelligenza ed originalità. Non possiamo permettere – ha concluso – che la politica, senza nessun fondamento reale, ostacoli il lavoro di queste istituzioni.”

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