Al consiglio comunale di Marano Vicentino, previsto per domani sera, torna in campo ‘Prima Noi’.

E lo fa presenziando alla seduta, per sentire dal vivo cosa dirà il Sindaco Piera Moro per sostenere la proposta del Comune di dare 450 euro al mese a ogni famiglia che ospiterà nella propria casa un profugo.

Con la firma del ‘Protocollo d’intesa per l’accoglienza diffusa dei rifugiati nella provincia diVicenza’, il Comune di Marano ha implicitamente detto ‘sì’ all’accoglienza di circa 20 migranti, che saranno ospitati in alloggi con la speranza di riuscire ad integrarli nel tessuto sociale cittadino.

Per dare ospitalità, l’amministrazione di Piera Moro, come già successo in altri comuni, ha proposto di ‘ripagare’ le eventuali famiglie ospitanti con 450 euro mensili, provenienti da quei famosi 35 euro al giorno per profugo concessi dal governo.

Riferendosi ai comuni di Marano, Santorso e Calvene (che con il supporto della parrocchia ha chiesto aiuto alle famiglie per trovare alloggio ai profughi), Alex Cioni, leader di Prima Noi, ha detto: “Siamo al delirio di amministratori che con la scusa del pragmatismo si limitano a fare i burocrati cedendo alle pressioni del Prefetto. Invece di interrogarsi sull’utilità di aprire a simili iniziative che non fanno altro che incentivare l’arrivo sui barconi dei giovani ragazzi africani, si insiste con queste opere di assistenzialismo che generano una discriminate verso quei connazionali che si ritrovano a vivere una situazione di disagio economico prodotto da anni di recessione. Mentre veneti e italiani arrancano, i nostri politici pensano agli ultimi arrivati nascondendosi dietro l’emergenza profughi quando è palese a tutti che i ragazzi sbarcati in questi mesi rientrano in quel fenomeno che generalmente viene definito immigrazione per motivi economici. Se in Africa continuano a giungere notizie che l’Italia offre vitto e alloggio e pure qualche soldino – ha continuato Cioni – i giovani africani si sentiranno stimolati ad affrontare il pericoloso viaggio di cui a beneficiarne sono solo i mercanti di essere umani e le organizzazioni criminali. Oltretutto, riteniamo che se di profughi si tratta, dovrebbe essere lo stato ad occuparsene, evitando di delegare ai semplici cittadini un servizio che non è immune da rischi. Usare i soldi per indurre le famiglie ad ospitare in casa propria un richiedente asilo, è una forma di estorsione legalizzata propedeutica a fare leva sulle difficoltà economiche delle famiglie e non sul principio di solidarietà. Se si fa fatturato, non è solidarietà, è un affare, il che è altra cosa. Per questo – ha concluso il leader di Prima Noi – venerdì sera saremo in consiglio comunale, per ascoltare quanto avrà da dire il Sindaco Piera Moro”.

A.B.

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