Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa locale e successivamente anche dalla stampa nazionale della tragica morte di un cittadino scledense. La morte è avvenuta nel comune di Valli del Pasubio dove il cittadino scledense aveva una casa di famiglia. Da quanto si legge sui giornali il cittadino scledense soffriva di patologie depressive ed era anche stato anche in contatto con i servizi sociali del comune di Schio.

Sempre dai giornali si evince che non è stato possibile intervenire per i servizi sociali del comune di Valli del Pasubio in quanto non avevano in carico il caso, non essendo il cittadino residente in quel comune, e non erano stati resi edotti circa la situazione particolare di disagio in cui viveva questa persona. Premesso che non ritengo sia possibile morire di solitudine nel 2018 in un paese civilizzato ed economicamente benestante come il nostro, considerato inoltre che non si può pensare che una persona non esista solo perché ha rifiutato gli aiuti di qualcuno, se ci definiamo una società che non lascia indietro nessuno allora lo dobbiamo dimostrare a partire da vicende come questa, perché non è possibile morire di burocrazia. Senza voler accusare direttamente nessuno, ma con l’intenzione di fare chiarezza e di porre un interrogativo su temi di grande delicatezza come questo e cercare di proporre una riflessione sulla nostra società e sul senso di solitudine che a volte si respira nella freneticità del nostro quotidiano.

Giovanni Battistella, consigliere comunale del Pd di Schio

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