La via prediletta dai runners piovenesi, una stradina che si perde in mezzo al verde e che porta direttamente a Carrè passando sopra la Valdastico, stando alle numerose segnalazioni arrivate alla nostra redazione  sembra sia anche la meta prescelta di chi fa del suo sport preferito l’abbandono di rifiuti. E spesso questo avviene alla luce del giorno, complice la scarsa frequentazione. All’imbocco di via Chiarelle vengono gettati alle ortiche, proprio come le immondizie, tutti gli istinti civici. E questo ormai da molto tempo.

 

Gli sportivi che vanno a farsi la salutare corsetta quotidiana o la passeggiata con il cane lamentano di dover fare una corsa ad ostacoli tanti sono i rifiuti abbandonati per strada e lungo i campi. Spesso, nella scarpata vicino alla torretta dell’Enel, vengono gettati cumuli di scarti e addirittura materassi, a pochi metri dalle abitazioni. Gli ultimi proprio una decina di giorni fa e, manco a dirlo, sotto un divieto di scarico rifiuti.

 

E chi ha visto con i propri occhi gettare spazzatura giura che non si tratta di extracomunitari, ma di veneti doc. ‘Buttano i sacchi dalle macchine in corsa lungo il ciglio della strada – testimonia Ornella Tagliapietra, che passa ogni giorno con il cane per via Chiarelle – e qualche tempo fa ho visto addirittura uno con l’Ape che ha scaricato rifiuti sotto delle piante di noce. All’inizio pensavo fosse il proprietario del campo che scaricava terra o altro, invece quando sono stata là vicino mi sono accorda che si trattava di rifiuti’.

piovene. immondizia in via chiarelle feb 2015

‘Lungo il percorso pedonale – continua la signora Ornella – trovi di tutto, cartacce, bottiglie, lattine e pile usate che ho raccolto personalmente. Pochi giorni fa poi qualcuno ha pulito i pozzetti e gettato le porcherie lungo le siepi che delimitano i confini dei prati. L’inciviltà delle persone non ha limiti’

 

I residenti della via e i passanti niente possono fare se non immediate segnalazioni, ma i tempi tecnici di recupero hanno il loro corso e le immondizie intanto se ne stanno lì a marcire in bella mostra. Qualcuno posta le immagini in facebook, lamentando che i tempi di attesa per la bonifica sono troppo lunghi e sperando di sensibilizzare gli incivili. Lia Rodeghiero, che risiede nelle vicinanze, ironizza: ‘Non sei di Piovene se… inquini, rovini il paesaggio e le camminate di tanti. Io non so cosa sta diventando Piovene. Forse sarebbe il caso di insegnare un po’ meglio cos’è l’educazione civica’.

 

Marta Boriero

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