Posina e Laghi dicono addio al vecchio piano regolatore. Il nuovo Piano di assetto territoriale intercomunale (PATI) è stato presentato alla popolazione il 24 febbraio nella palestra comunale di Posina dai tecnici e dalle Amministrazioni dei due comuni, date le affinità che i due paesi montani possono avere anche nella programmazione urbanistica.

 

Se lo scopo primo del PATI è quello di definire gli assetti strategici per lo sviluppo futuro del territorio e quindi ha una base meramente tecnica, lo studio dà la possibilità di apprezzare aspetti dimenticati della cultura delle due valli e fornire una chiave di lettura unificatrice.

 

Il nuovo piano di assetto analizza infatti gli aspetti territoriali nel dettaglio e individua i manufatti storici (caselli del latte, calcare, carbonaie, baiti e malghe) e di archeologia industriale. È così che viene studiata a fondo anche la viabilità delle valli di Posina e Laghi, quella storica delle contrade, i sentieri escursionistici e le strade militari definite dalla Grande guerra.

 

Un occhio di riguardo è d’obbligo anche per le tipologie edilizie nella loro trasformazione nel tempo, dall’Ottocento ad oggi, con le inevitabili distruzioni della Prima guerra che fece sparire tutte le parti in legno degli edifici. Poi c’è stato l’avvento del cemento durante il boom economico e infine il recupero recente come seconde case mantenendone la struttura dell’architettura rurale.

 

Il PATI riserva uno studio a parte per i capitelli, simboli duraturi della fede cristiana delle contrade dei due paesi, sparsi in tutto il territorio e veri e propri centri religiosi quotidiani. Sono stati individuati circa 50 capitelli di interesse storico da tutelare, alcuni costruiti dopo l’alluvione del 1966 o dopo una valanga, altri per protezione degli emigranti o per ricordo dei caduti in guerra, alcuni molto antichi con le immagini tradizionali della sacra famiglia (quello in contrada Molini è datato 1779).

 

posina - laghi 24 feb presentazione pati 2

Fuori scaletta il sindaco Andrea Cecchellero ha voluto affrontare i temi della manutenzione del territorio dal punto di vista della pulizia ambientale. All’interno del PATI sono state individuate delle zone che dovranno essere mantenute pulite a tutti i costi, oltre che ad una fascia di rispetto nei dintorni delle contrade. A seguito dell’adesione all’Unione montana Alto vicentino-Pasubio Cecchellero ha infine ufficializzato che a partire da quest’anno verrà riproposto il contributo per lo sfalcio ed il pascolo.

 

Ma. Bo.

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