Si allarga a macchia d’olio l’inchiesta della Procura di Vicenza sul postino infedele di Breganze, denunciato dalla Polizia Postale dopo aver scoperto che, per otto anni, avrebbe nascosto posta mai recapitata nell’hinterland di Breganze, Fara e Lugo.

Le vittime sarebbero migliaia: da chi non ha potuto sostenere un colloquio di lavoro per mancata comunicazione, ai destinatari delle cartelle di Equitalia. Qualcosa di incalcolabile come danno e che ha scatenato le reazioni dei primi cittadini di Breganze, Fara e Lugo, che pretendono giustizia e pene esemplari, nonché si faccia piena luce su come sia stato possibile che un postino per otto anni non recapitasse circa 20 lettere al giorno.

572 chili di missive, che lasciano di stucco, tanto che della vicenda se n’è occupata persino la nota trasmissione Mattino 5 e la notizia è rimbalzata sui quotidiani esteri. Una figura pessima da parte di Poste Italiane che ora avrebbe dichiarato di voler riparare in qualche modo al danno cagionato, recapitando tutta la posta che non è stata infilata nelle buche dal postino sfaticato.

A proposito di quest’ultimo, pare si tratti di una persona con problemi, ma questo non alleggerisce la rabbia di chi ha subito un disservizio che è inaccettabile perduri per otto anni. E sul profilo del 56enne in molti lo giudicano un furbacchione , che avrebbe occultato, selezionandola accuratamente, un certo tipo di corrispondenza, che potesse non fare partire un numero spropositato di segnalazioni. A parlare di ‘delinquente’ è stata ieri, la sindaca Piera Campana, la più furibonda per lo scandalo scoppiato in paese, che sa di paradosso, di beffa, di disservizio all’italiana.

P.V.

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