Durante i lavori del Consiglio è stato approvato oggi il documento di analisi del rischio incendio relativo al Piano Regionale Antincendi Boschivi, atto che la Giunta su proposta dell’assessore alla Protezione Civile aveva già validato lo scorso dicembre.

 

“Si tratta di un documento altamente scientifico – spiega l’assessore – che abbiamo predisposto insieme anche alle Università di Padova e di Sassari utilizzando metodi assolutamente innovativi, basati sulla simulazione del comportamento del fuoco, che permettono un elevato livello di precisione e di dettaglio nella definizione delle aree a rischio e nell’individuazione delle componenti del rischio. Un approccio unico verso il quale con orgoglio posso dire risultiamo i primi in Europa, anche se è già stato testato negli Stati Uniti, in Canada e in Australia”.

 

“Nonostante in Veneto operino solo un centinaio di funzionari e meno di seicento operai, ben lontani dagli oltre settemila della Calabria e dai ventimila della Sicilia – dettaglia l’assessore -, possiamo dire di essere una Regione  all’avanguardia in fatto di prevenzione e intervento negli incendi boschivi con un controllo del territorio permanente. Tutto ciò grazie anche al prezioso contributo di oltre  novecento volontari, a cui va il mio ringraziamento per la preziosissima collaborazione, e a due elicotteri dedicati che il Veneto ha costantemente a disposizione”.

 

“Siamo un’eccellenza – conclude l’assessore – ed è molto indicativo in tal senso il fatto che, considerando che in Veneto gli incendi dal 1980 ad oggi sono stati circa tremilacinquecento di cui il 38% di origine dolosa, siano però scesi sensibilmente da quando, nel 2000, la competenza è stata trasferita alle regioni. Siamo passati infatti dagli oltre duecento incendi all’anno degli inizi anni Ottanta alle poche decine di questi ultimi anni”.

 

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