Roma ha bocciato definitivamente la Valdastico Nord. Niente proseguimento della A31 da Piovene Rocchette verso nord quindi, ma al suo posto, un corridoio infrastrutturale per collegare Veneto e Trentino Alto Adige.

Il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la Regione Veneto e la Provincia Autonoma di Trento si sono riuniti oggi a Roma dove hanno preso la decisione di far ‘saltare’ la tanto attesa (dai veneti) Valdastico Nord, sostituendola con un corridoio di collegamento viario tra la Valle dell’Astico, la Valsugana e la Valle dell’Adige. Saranno inoltre migliorati i collegamenti tra le superstrade Valsugana e Brennero, in provincia di Trento e saranno ottimizzati i collegamenti lungo la Valsugana in Veneto, con tanto di interventi per risolvere le criticità presenti.

Il ‘compromesso’ è stato raggiunto valutando la “necessità di risolvere le congestioni di traffico presenti nell’area pedemontana veneta, risolvendo il problema dei collegamenti verso il Trentino, salvaguardando la Valsugana”. Da Roma hanno fatto sapere che dire ‘no’ alla Valdastico Nord sostituendola con un corridoio infrastrutturale significa aver rispettato la linea delle politiche di trasporto europee e nazionali.

Il Comitato Paritetico ha concluso che “lo scenario di comune interesse consiste nel corridoio d’interconnessione infrastrutturale tra la Valle dell’Astico, la Valsugana e la Valle dell’Adige, che in territorio trentino si contestualizza anche come un collegamento tra viabilità Valdastico Nordordinarie e, segnatamente, tra la superstrada della Valsugana e la superstrada dell’Abetone e del Brennero il quale presenta le ricadute positive nel contesto dei territori interregionali”.

“Si apre finalmente uno spiraglio per rafforzare i collegamenti infrastrutturali fra Trentino e Veneto – ha commentato Luca Zaia, governatore del Veneto, al termine dell’incontro del Comitato Paritetico, riunitosi oggi a Roma al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – Oggi è stato condiviso un importante documento che mi auguro sia il preludio alla definitiva soluzione di questo annoso problema, consentendo alla nostra regione uno sbocco a nord tanto atteso dai cittadini e dagli operatori economici. Ne discuterò col ministro Delrio che ringrazio per la disponibilità e collaborazione che ci ha sempre garantito su questa fondamentale partita, e col collega presidente del Trentino Ugo Rossi. Si va – ha concluso Zaia – verso una soluzione condivisa che è il miglior viatico per vedere il traguardo”.

“Si apre finalmente uno spiraglio per rafforzare i collegamenti infrastrutturali fra Trentino e Veneto – ha commentato Luca Zaia, governatore del Veneto, al termine dell’incontro del Comitato Paritetico, riunitosi oggi a Roma al Ministero delle Infrastrutture e Trasporti – Oggi è stato condiviso un importante documento che mi auguro sia il preludio alla definitiva soluzione di questo annoso problema, consentendo alla nostra regione uno sbocco a nord tanto atteso dai cittadini e dagli operatori economici. Ne discuterò col ministro Delrio che ringrazio per la disponibilità e collaborazione che ci ha sempre garantito su questa fondamentale partita, e col collega presidente del Trentino Ugo Rossi. Si va – ha concluso Zaia – verso una soluzione condivisa che è il miglior viatico per vedere il traguardo”.

Soddisfazione è stata espressa anche da Elisa De Berti, assessore veneto ai Lavori Pubblici, Infrastrutture e Trasporti, che ha commentato: “Si trattadell’atto definitivo del Comitato Paritetico appositamente costituito lo scorso anno per affrontare i temi legati ai collegamenti infrastrutturali tra Veneto e Trentino. Un documento che, prima di essere sottoposto in via preliminare al Cipe, sarà preceduto da una fase di consultazione partecipativa a livello territoriale e quindi dall’adozione di atti decisionali amministrativi da parte degli organi provinciali, regionali e statali competenti. La progettazione viabilistica sarà redatta dal Ministero e sarà sottoposta nuovamente al Cipe entro due anni dall’approvazione da parte del Cipe stesso del documento approvato oggi. Insomma – ha concluso Elisa De Berti – abbiamo imboccato  un percorso concreto che ci porterà a definire progetti e modalità operative per la realizzazione di quel collegamento di importanza strategica con le aree a nord del Veneto”.

A.B.

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