Le classi seconde della Scuola Secondaria del Comune di Sarcedo hanno partecitato ad un progetto fortemente voluto dall’amministrazione Comunale, in particolare dall’assessore all’istruzione e alla cultura, Paola Pozzan, e sostenuto dalle insegnanti e dalla preside, sul tema della legalità.

Il progetto, organizzato dalla cooperativa sociale Radicà di Calvene, ha avuto come obiettivo quello di condurre i ragazzi verso un percorso di avvicinamento a temi importanti quali il rispetto delle regole e della dignità delle persone.

L’iniziativa si è svolta attraverso un ciclo di laboratori nei quali i ragazzi hanno appreso cosa significhi essere cittadini e quali sono i propri diritti e doveri, al fine di promuovere in loro una maggior consapevolezza nei propri comportamenti.

I ragazzi hanno avuto l’opportunità di conoscere meglio la storia della mafia e dell’antimafia, attraverso i luoghi interessati da questi eventi e dai personaggi che hanno segnato questa terribile pagina della storia italiana, come don Puglisi, Giovanni Falcone, Peppino Impastato.

Alberto Carollo, della Cooperativa Radicà, è rimasto colpito della sensibilità e l’interesse che i ragazzi hanno dimostrato durante le ore di laboratorio verso i temi trattati e nella loro capacità di aver colto nel profondo il senso della iniziativa, ovvero la consapevolezza della nostra responsabilità e il peso che le nostre scelte hanno nella costruzione di una società migliore.

Il ciclo di incontri sono stati una importante occasione per discutere con i ragazzi non solo di temi “alti” ma anche della vita di tutti i giorni e di temi più vicini a loro quali ad esempio l’esclusione e il bullismo.

L’intero percorso si è concluso con l’incontro “Riflessioni sulla legalità” durante il quale i ragazzi attraverso letture, poster, video e filmati hanno raccontato ai genitori quanto appreso durante i laboratori e sono riusciti a coinvolgere e a sensibilizzare il pubblico adulto evidenziando l’importanza del ricordo e la loro adesione verso una società più libera, giusta e collaborativa. E qualche genitore si è addirittura commosso.

M.B.

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