89 donne si sono rivolte da gennaio a ottobre 2015, allo Sportello Donna del Comune di Schio, un fiore all’occhiello del nostro territorio, un punto di riferimento per giovani, mogli, compagne, figlie e persino nonne maltrattate. Perchè le vittime della violenza non hanno un’età ben definita e i dati statistici registrano che la  più giovane che si è rivolta al centro donna antiviolenza ha solo 18 anni mentre quella più adulta ne ha 75. L’età media è di 40 anni.
15 le donne che sono arrivate dal pronto soccorso con evidenti segni di percosse, ricevute da un compagno che magari le aveva picchiate tra le quattro mura di casa e forse davanti a bambini piccoli, dei quali, la rete attualmente gestita a Schio grazie ad una forza unica di volontariato ed esperti del settore, riesce a farsi carico.
20151125_112531_resized‘Siamo orgogliosi di quanto il Comune di Schio riesce a fare per le donne maltrattate – ha esordito durante la conferenza stampa l’Assessore al Sociale Cristina Marigo – si tratta di un percorso iniziato nel 2001 con lo Sportello Donna e che nel 2004, si è arricchito di una rete che oggi riesce a riabilitare chi è vittima di violenze di qualsiasi genere. Nel 2013, lo Sportello ha avuto un riconoscimento ufficiale da parte della Regione Veneto con la realizzazione di una casa rifugio che oggi, è un ricovero per chi ha bisogno di protezione da uomini che arrivano a perseguitare le loro vittime e che devono essere allontanati fisicamente perchè il legame morboso venga spezzato’.
Il lavoro che il centro donne antiviolenza porta avanti è davvero strutturato in maniera professionale.
Oltre alla fitta rete di operatori ed il lavoro pratico che viene fatto con le donne che vanno individuate, convinte ad iniziare un percorso di ‘riabilitazione’ e di recupero di se stesse, il centro organizza corsi di formazione, di autostima e di sensibilizzazione. ‘Già nelle scuole è fondamentale educare i ragazzi a capire quando si è vittime di violenza – è emerso durante la conferenza stampa – spesso le adolescenti, alle prese con le prime relazioni amorose, scambiano le gelosie dei loro innamorati per slanci affettivi. Ne sono quasi lusingate e sono ignare del fatto che da quelle ‘attenzioni’ si intravedono segnali non coincidenti con ‘rapporti sani”.
20151125_123430_resizedMa la violenza non è solo il marito geloso che ti impedisce di indossare un abito scollato o ti pressa psicologicamente perchè non vuole che tu esca con le tue amiche. Non è solo quella di chi ti vuole ‘sua’ e ti massacra di botte perchè non vuole che tu abbia una vita oltre lui. Violenza è anche quella di un marito che pur condividendo un conto corrente con la moglie, le pianta una grana solo perchè ha prelevato qualche soldo in più. E’ quella di chi ti impone un rapporto sessuale, facendo credere alla consorte che si tratti di un semplice dovere coniugale. Può essere anche quella di un figlio nei confronti di una madre ed il dramma di molte donne è che vivono quella sudditanza come se fosse normalità, regola sociale, ignare invece, di essere vittime di un reato, di un maltrattamento, di un abuso che nulla ha ache fare con l’amore.
‘La cosa raccapricciante – ha concluso Silvia Pilati, presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Schio – è che troppo spesso la violenza viene consumata tra quelle quattro mura domestiche, che dovrebbero essere invece, il regno dell’amore’.

Natalia Bandiera

25 NOVEMBRE: GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

12270397_10153169505782036_1691252716_n (1)In occasione della ricorrenza del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il tavolo di coordinamento formato da: Centro Antiviolenza “Sportello Donna Maria Grazia Cutuli”, Associazione Donne per le Donne Onlus, Associazione per la Pace, CIF, Arcadia dei bambini, Commissione Comunale per le Pari Opportunità, Gruppo di Auto-Mutuo Aiuto l’Albera della Vita e Gruppo giovani della Croce Rossa Italiana, propone una serie di iniziative di informazione e di sensibilizzazione.

In particolare il Gruppo Giovani della CRI – Comitato Locale di Schio, nella settimana dal 23 al 28 novembre, propone di “Farsi un selfie” con un capo di abbigliamento di colore rosso e con un foglio di carta con scritto l’hashtag “#nonviolenzasulledonnecrischio”; l’allestimento di un monumento rappresentativo contro il femminicidio in Piazza Alessandro Rossi e delle vetrine del Centro Storico.

Venerdì 27 novembre, per il progetto “Donne al Centro della Vita”, la Commissione Comunale per le Pari Opportunità propone la proiezione, ad ingresso libero, del film “Per amor vostro”, di Giuseppe Gaudino. È la storia di Anna, donna dedita agli altri fin quasi all’annullamento di sé, che, per amore dei suoi tre figli e della famiglia attuale e d’origine, ha lasciato che la sua vita si spegnesse lentamente. Eppure sul lavoro – fa la suggeritrice in uno studio televisivo – è apprezzata e amata. E dalla fragile promessa di attenzioni di un attore della soap opera per cui lavora, rinascerà in Anna il desiderio di volersi bene, di riprendersi la propria vita e il coraggio di scelte difficili.

Per tutto il mese di novembre la Biblioteca Civica “R. Bortoli” di Schio mette a disposizione una bibliografia e una vetrina con testi e documenti legati al tema della violenza contro le donne e il Centro Antiviolenza “Sportello Donna Maria Grazia Cutuli” propone in via sperimentale alle scuole superiori la visione di alcuni cortometraggi della campagna di comunicazione sociale #cosedauomini, web serie promossa dal Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Ma la ricorrenza della Giornata è soprattutto l’occasione per diffondere la conoscenza dei servizi presenti nel Comune di Schio, il Centro Antiviolenza e la Casa Rifugio, con lo scopo di favorire le possibilità di dare risposte adeguate alle necessità delle donne vittime di violenza.

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