L’area commerciale del parco Sud spezza l’idillio tra Ascom e amministrazione comunale.

Preoccupata per le attività commerciali del centro storico e per i negozi di vicinato, Confcommercio di Thiene ha dichiarato la sua ferma opposizione alla realizzazione del nuovo polo commerciale di 5mila metri quadri che potrebbe realizzarsi nella zona degli impianti sportivi ‘in cambio’ della conclusione dei lavori della Cittadella dello Sport.

Un’area alla quale l’amministrazione comunale ha detto ‘sì’ e che, sommata a quella già esistente dove sorgono Pittarosso e Decathlon, sarebbe grande più o meno quanto il Carrefour.

Ma perché a Thiene dovrebbe nascere un’altra zona commerciale?

Risale tutto ad anni fa, a quando Thiene aspirava ad avere la sua Cittadella dello Sport. Un’opera grande e bella, che si è trascinata per varie amministrazioni e che giace ‘in stallo’ come un vecchio treno alla stazione.

La Cittadella non si è fatta perché l’Impresa Fratelli Munaretto di Giuseppe Srl, che avrebbe dovuto realizzarla, versa da qualche tempo in difficoltà finanziarie. Per sbloccare i lavori, la giunta comunale ha proposto ora un accordo nell’ambito della ristrutturazione del debito dell’impresa, che prevede il permesso di edificare 5mila metri di area commercial in zona ‘Parco Sud’, ricavarne dei soldi e finanziare la Cittadella dello Sport.

5mila metri che l’impresa Munaretto disporrebbe già all’interno dell’area urbana thienese, in via delle Robinie in Conca e nelle ex Distillerie Fabris, storico edificio cittadino da sei anni al centro di un progetto di shopping center sul modello del City Arkaden di Klagenfurt.

5mila metri quadri della discordia, che hanno fatto scendere Ascom, che finora non aveva mai puntato i piedi contro il comune, sul IMG-20160205-WA0007piede di guerra per dire ‘assolutamente non s’ha da fare’.

Confcommercio si oppone fermamente alla nuova area commerciale e lo fa per due motivi:  ci intravede un inevitabile danno che ne deriverebbe alle attività commerciali del centro storico e di vicinato e non dà per certa la realizzazione della Cittadella dello Sport.

“Con questo accordo – ha commentato Ascom – il Comune smentisce in modo grossolano il progetto che ha portato al riconoscimento a Thiene come ‘Distretto Urbano del Commercio’. Un progetto caro all’amministrazione comunale, che si è battuta al nostro fianco ottenendo dalla Regione un cospicuo finanziamento per migliorare il commercio e il look del centro storico”.

Ma non è tutto qui. Perché l’Associazione Commercianti non è nemmeno convinta che, pur avendo costruito e commercializzato una nuova area commerciale, l’Impresa Munaretto sarebbe poi in grado di adempiere all’accordo di realizzare la Cittadella dello Sport. Questo perché, dal momento in cui un’azienda versa in difficoltà finanziarie, non è detto che con ulteriori investimenti sia alla fine in grado di appianare il debito originale.

‘Becchi e bastonati’ quindi, secondo Confcommercio, che rimane in primo luogo preoccupata per le attività commerciali già tartassate da tasse e concorrenza de-regolata.

“Se si realizzasse una nuova zona commerciale alla periferia di Thiene – ha commentato Emanuele Cattelan, presidente Ascom – sarebbe la fine per il commercio del centro e per tutti quei negozi che faticano a sopravvivere, un po’ per la crisi ma soprattutto per la grande concorrenza. In Confcommercio pensiamo che con il suo ‘sì’ all’Impresa Munaretto, il comune sottintenda l’abbandono di progetti di riqualificazione urbana e di rilancio commerciale del Centro Storico per favorire la realizzazione di realtà commerciali apertamente contrastanti. Ci chiediamo: è così che si attua l’annunciato proposito di restituire ai centri urbani il loro ruolo, che negli ultimi trent’anni è stato sottratto dalle grandi aggregazioni commerciali extraurbane? È ovvio e scontato che noi di Confcommercio Thiene ci opponiamo risolutamente”.

Ora si attende il verdetto del tribunale, chiamato a pronunciarsi sulla legittimità dell’intesa.

Anna Bianchini

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