“Il Parco Sud e il project financing per realizzarlo sono stati un’idea assurda fin dall’inizio e l’unica strada percorribile adesso è la ristrutturazione del debito”.

Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, respinge con forza le accuse di Renato Corrà, presidente dei commercianti del centro storico ed ex amministratore a Thiene.

Pochi giorni fa, Corrà aveva criticato la ristrutturazione del debito concessa alla ditta che da anni ha in appalto la realizzazione del Parco Sud.

A causa del perdurare di una crisi finanziaria, il progetto di realizzazione della Cittadella dello Sport, che avrebbe dovuto essere completata nella zona sud di Thiene in cambio della cessione di una cubatura commerciale (già in possesso della ditta appaltante, ma ‘spostata’ dal centro alla zona Decathlon) ha subito alcuni stop e di conseguenza un forte ritardo nei lavori. Lavori, che nel frattempo hanno visto la modifica del progetto originale, con un ridimensionamento concordato tra ditta e amministrazione a causa del crollo del settore dell’edilizia.

Secondo Corrà, l’amministrazione thienese avrebbe dovuto chiedere a fine anno la riscossione della fideiussione e far terminare il progetto ad una nuova ditta, lasciando pure che quella che attualmente detiene l’appalto si avviasse eventualmente al fallimento.

Del tutto contrario il sindaco Casarotto, che ha spiegato: “Corrà dice che bisognava far fallire la ditta. Bravo! E poi avremmo avuto un altro caso Volare  o un altro Ex Scalo Merci, aree ferme e degradate da più di dieci anni. Quanto a ripartire con una nuova azienda, ricordo che l’area è realizzata con un project financing che prevede come compenso per la ditta, oltre alla gestione degli impianti, la cessione di aree edificabili. Non credo che, di questi tempi, si trovino ditte disposte ad eseguire i lavori senza essere pagate in euro, ma con terreni edificabili. Certo, la strada per completare le procedure, le verifiche e poter ripartire con i lavori è lunga e tortuosa perché conosciamo le complicazioni della burocrazia italiana, ma questa è l’unica via che riteniamo perseguibile per arrivare al completamento degli impianti per la parte che consideriamo necessaria”.

Casarotto torna poi alle origini del progetto di realizzazione del Parco Sud, che risale negli a cavallo tra la fine del 1990 e i primi 10 anni del 2000. “E’ stata un’idea scellerata fin dall’inizio – ha commentato Casarotto – Quanto poi al ‘regalo’ di circa 4mila metri quadri  di commerciale alla ditta è un’altra bugia. I 4mila metri quadri di commerciale sono quelli già previsti nell’area delle ex distillerie Fabris e in un’altra proprietà della ditta, che vengono traslati nel Parco Sud. Quindi nessun regalo, ma solo lo spostamento di una cubatura già prevista in precedenza, non da questa amministrazione. In merito alla riscossione della fidejussione, faccio presente che l’importo è inferiore a quello dei lavori già realizzati (anche se ancora non funzionali, in particolare la zona per i nuovi campi gioco, i nuovi spogliatoi ed il parco urbano) e che possono essere resi funzionali in tempi relativamente brevi. Quindi il tentativo di riscossione della garanzia avrebbe portato solo ad un contenzioso infinito, non avrebbe permesso il completamento dei lavori e non avrebbe risolto il problema, senza contare che far fallire la ditta in questione avrebbe comportato un danno molto più grave sia al comune che a tutti gli altri creditori. A tutt’oggi – ha continuato il primo cittadino – il comune di Thiene ha ceduto alla ditta una sola area (quella dove sorge il Decathlon), peraltro pretendendo un’ipoteca legale sulla stessa area a favore del Comune e a garanzia dei lavori da eseguire e non ha speso un solo euro; al contrario, come detto, il Comune si trova nel proprio terreno il possesso di lavori già eseguiti per oltre due milioni e mezzo di euro. La verità è che è stata fin dall’inizio assurda l’operazione avviata da chi governava Thiene negli anni tra il 1997 e il 2007 (tra cui anche Renato Corrà) e cioè un project financing che prevedeva in cambio di lavori pubblici da parte della ditta per 12 milioni di euro la contropartita da parte del Comune  di aree a destinazione residenziale, direzionale e commerciale! E tra quei lavori da cedere al Comune c’era anche una torre direzionale al grezzo, che il comune avrebbe dovuto completare. Assurdo e i fatti lo hanno dimostrato. L’unica strada perseguibile è quella seguita da tutti i creditori e cioè quella della ristrutturazione del debito. Del resto, se il Tribunale ha dato l’omologa per la ristrutturazione del debito, vuol dire che il piano industriale può reggere”.

La risposta di Giovanni Casarotto al presidente dei commercianti del centro storico, si rivolge poi ad un altro aspetto dell’accusa fatta da Corrà all’amministrazione e che punta il faro sulla crisi del settore commerciale e lo svuotamento del centro cittadino per quanto riguarda esercizi commerciali e clienti.

“La crisi del commercio e la sofferenza dei negozi del centro storico sono un dato di fatto, ma  non credo che ciò sia da imputare a scelte di questa amministrazione – ha detto Casarotto – Corrà sa di spararla grossa, ma solo perché è in campagna elettorale. Chiedo cosa stia facendo lui personalmente per il centro storico? Ha la possibilità, già prevista in un accordo stipulato con il comune, di creare un collegamento tra Piazza Nova Thiene e Piazzetta Montello dove ha un negozio, perché non lo realizza invece di dedicarsi al gioco più vecchio del mondo e cioè a dare la colpa sempre agli altri? Dovrebbe piuttosto fare il ‘mea culpa’ perché oggi paghiamo scelte urbanistiche, fatte anche da lui quand’era assessore, sicuramente sbagliate – ha concluso il sindaco – che questa amministrazione sta cercando con fatica di ridurre e contenere e contrastare, come nel caso del Piano Podrecca Nova Thiene o dell’Area Ferrarin o del Parco Sud”.

Anna Bianchini

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