La cava di Rozzampia diventa una piantagione di bambù gigante. E’ un’idea originale quella del vicesindaco e assessore al Bilancio Alberto Samperi e ha riscosso pieno appoggio dagli abitanti della frazione di Rozzampia.

La famosa cava è da tempo preoccupazione degli abitanti del quartiere perché rappresenta un’attrattiva importante per associazioni che per antonomasia si possono definire ‘chiassose’. “La cava è frequentata da gente che fa motocross – ha spiegato Silvia Carollo, presidente del Comitato di Quartiere di Rozzampia – e spesso diventa un poligono di tiro. Sono attività molto rumorose e per gli abitanti della zona è un problema serio, mentre chi la considera appetibile per le proprie attività ludiche pensa che essendo in fondo a una cava non dà fastidio a nessuno”.

Per mettere uno stop definitivo a questo problema, Alberto Samperi è in trattativa con chi ha fatto della coltivazione del bambù gigante un’attività.

“Il fondo della cava misura 14mila metri quadri – ha spiegato Samperi – ed è il posto adatto per farne una piantagione di bambù gigante”.

Le motivazioni sono sia di carattere pratico che economico. Il bambù gigante infatti produce un legno molto resistente, adatto per una commercializzazione che, al Comune di Thiene, frutterebbe circa 70mila euro l’anno. Il bambù produce inoltre germogli e anche in questo caso la produzione e raccolta potrebbe rappresentare un’utile risorsa.  E un’altra motivazione importante è di tipo salutistico. “Le radici del bambù gigante – ha sottolineato Samperi – hanno un’azione fitodepurante che andrebbe a riversarsi sulla falda acquifera sottostante ripulendola”.

Il Vicesindaco ha presentato la proposta ieri sera durante un incontro con il Comitato di Quartiere e i cittadini di Rozzampia si sono dimostrati entusiasti dell’idea.

“Non abbiamo ancora definito il progetto – ha concluso Samperi – ma siamo in trattativa con il consorzio che si occupa del bambù gigante”.

A.B.

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