Un cronoprogramma di tutto rispetto per un cantiere tutto particolare quello in corso a Thiene nei comuni limitrofi  in queste calde giornate di luglio.  Ha preso avvio il 19 luglio  il “ColoriAMO la Città” che vede all’opera circa 70 ragazzi di età, dai 13 ai 19 anni, provenienti da tutta la provincia di Vicenza, che hanno campo base proprio a Thiene ospitati dai Padri Cappuccini.

colo2Il  progetto sorge come costola del movimento internazionale Teens4Unity che col leitmotiv “ColoriAMO la Città” richiama le generazioni per perseguire l’obiettivo della fraternità, usando amore e fratellanza quali strumenti per far crollare muri mentali, iniziando proprio dalle città in cui vivono o che frequentano, lavorando assieme  e lasciando un segno del loro passaggio che a Thiene e nei comuni limitrofi  si paleserà  con  molteplici attività. Tanto l’impegno per questi ‘operai’ coordinati dal movimento dei focolari di Montebello Vicentino, sorto nel 2014 trovando lo spirito di iniziativa dall’ideale trasmesso da Chiara Lubich che nel 1943 fondò il movimento laico con l’obiettivo dell’unità fra i popoli in una fraternità universale.

Una 5 giorni di grande impegno per questi ragazzi che si sono organizzati dettagliatamente con l’individuazione dei lavori e le mansioni dei compiti e che li vedrà impegnati offrendo servizi  nella casa di riposo  Villa Immacolata e il centro per anziani Melograno  di Thiene, la casa di riposo La Pieve di  Breganze e Villa Miari di  Santorso.

Con la loro giovialità  e il loro entusiasmo animeranno le giornate nelle cooperative San Gaetano di Thiene, Nuovi Orizzonti di Montecchio Precalcino e Mano Amica di Schio e saranno presenti al Grest organizzato dalla Parrocchia dei Cappuccini di Thiene.

colo1Non poteva essere tralasciato il tema dell’ecologia che  svolgeranno nel comune di Zugliano.

Utensili da lavoro in mano e con tanta voglia di fare, uniti tra loro con età, religioni e culture diverse ricavandone un’unica forza, sposando “il dialogo”, il tema scelto dai ragazzi che indosseranno le divise da imbianchini e carpentieri per sistemare la porta della chiesa di Rozzampia, eseguire dei lavori di verniciatura  e sistemare la cancellata dell’asilo nido Arcobaleno di Thiene, ma non solo.  Anche la Parrocchia al Santo di Thiene avrà il piacere di vedere la presenza di una loro squadra speciale che provvederà alla pulizia del magazzino.
I ragazzi sfogheranno la loro creatività, dando voce alla loro parte emozionale per lasciare un messaggio concreto di cosa per loro è “dialogo” realizzando due murales, uno all’asilo nido  Arcobaleno e uno alla scuola materna di Thiene, consapevoli della curiosità innata dei piccoli alunni che vi torneranno a settembre quando vedranno i loro capolavori artigianali. Sarà compito delle loro maestre spiegare il passaggio di questi operai del tutto fuori del comune che han voluto far loro questo dono speciale.

“Siamo lieti di ospitare i giovani focolarini del cantiere Coloriamo la Città – dichiara Maurizio Fanton assessore ai rapporti col volontariato – Questa in atto a Thiene è un’attività importante per i ragazzi perché permette loro di maturare esperienze concrete di solidarietà sociale, di dialogo e di partecipazione attiva alla vita della collettività”. Collettività intesa ad ampio respiro per i ragazzi che hanno avuto modo di relazionarsi con i richiedenti asilo assistiti da tre cooperative vicentine, attraverso attività legate alla musica e allo sport, concludendo tutti assieme con una cena multietnica.

Ogni cantiere che si rispetti a fine lavori celebra un rito tutto particolare la “vanzega”, come direbbe il muratore veneto d’un tempo per spiegare il momento di festa e di allegria da passare assieme alla comunità dopo tanto lavoro. Al posto della frasca che il muratore fa sventolare sul tetto della casa, l’emblema della conclusione del cantiere Coloriamo la Città sarà  la caccia al tesoro fotografica che si svolgerà sabato  23 luglio nel centro storico di Thiene a partire dalle 14 e  che vedrà partecipare  circa 150 ragazzi, oltre ai 70 di Thiene arriveranno infatti i loro “colleghi” che hanno lavorato nelle province di Treviso e Verona. Poi via tutti di corsa ancora dai Cappuccini per concludere i festeggiamenti.

Paola Viero

 

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