E’ stato aperto ufficialmente venerdì sera il nuovo anno del Lions Club Thiene Host e tra services e obiettivi si torna a parlare di città allargata dell’Alto Vicentino.

L’appuntamento, che ha avuto come teatro il ristorante La Pergola di Sarcedo ed è stato accompagnato dalla musica dell’Istituto Musicale Veneto Città di Thiene, ha salutato anche l’ingresso nel club di due nuovi soci, il farmacista Piero Zanini e l’avvocato Gianfranco Di Fini.

Emozionato il presidente Emanuele Cattelan, che succede nell’incarico ufficializzato a inizio estate al ‘past president’ Nazareno Leonardi.

“Sono onorato di presiedere questo club nell’anno del centenario – ha commentato Cattelan – Nel mondo siamo arrivati a un milione e quattrocentomila soci, siamo il club di servizio più numeroso e l’unica organizzazione non governativa con un seggio permanente all’Onu”.

Numerosi gli interventi del Lions Club, che nel territorio si sono trad
otti di recente nell’acquisto di libri scolastici per studenti, regalo
di biglietti per il teatro (cinquecento a stagione teatrale) per i ragazzi delle scuole superiori, contributi per le attività sportive per i giovani, nel ripristino della facciata del Teatro Comunale e della facciata della chiesa di via Santa Maria Maddalena. A breve inoltre, prenderanno il via i lavori di restauro della Loggia dei Caduti in Corso Garibaldi.

Obiettivo del neo presidente, oltre alla pianificazione di nuovi progetti, è portare img_0561avanti quanto di buono è stato fatto dai suoi predecessori. “Penso che in questo complesso momento storico dobbiamo guardare a chi ha bisogno di aiuto nel nostro territorio – ha spiegato Emanuele Cattelan – Mi viene in mente l’acquisto dei libri per le famiglie più bisognose, aiutare i ragazzi a partecipare alle attività extra scolastiche che richiedono un contributo da parte delle famiglie, e rinnovare il service a favore della mensa dei frati Cappuccini di Thiene. Inoltre – ha continuato –  c’è la volontà di continuare uno dei service principali dello scorso, il progetto ‘Alto Vicentino una città diffusa’. Ricordo che viviamo in un’area con quasi 200mila abitanti frammentata in trentadue comuni Sappiamo tutti che un progetto amministrativo comune è alquanto complesso – ha concluso i presidente – ma cominciare a dialogare e discutere su come migliorare il funzionamento e i servizi di questa, che di fatto è una unica città, con progetti univoci e servizi comuni”.

A.B.

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