Sembrava accantonata la vicenda-profughi di Tonezza quando un episodio avvenuto al solito parco giochi e denunciato dal comitato Prima Noi, ha fatto riesplodere le polemiche. Protagonisti ancora una volta i richiedenti asilo ospiti all’hotel Belvedere. ‘Inevitabilmente con l’arrivo della primavera e della bella stagione i giovani africani si fanno notare maggiormente in paese, tant’è che l’attenzione di alcune mamme si è rivolta nuovamente verso il parco giochi per bambini utilizzato in modo improprio dagli africani, il quale viene lasciato in condizioni indecorose con bottiglie di birra, urina e feci sparse per terra – spiega Alex Cioni – L’estate scorsa il comitato di cittadini PrimaNoi intervenne a Tonezza con una raccolta di firme e varie iniziative che culminarono in una mattinata di picnic per “riappropriarsi dello spazio verde” e per segnalare ulteriormente “il disagio della popolazione verso la presenza del centro d’accoglienza”.
ton4Con l’avvicinarsi dell’estate, è evidente che la preoccupazione dei tonezzani è di rivivere le medesime problematiche degli ultimi due anni con delle ricadute negative nell’ambito del turismo, unica fonte di reddito per molti tonezzani’. “La presenza degli immigrati – accusano dal comitato – non è diminuita, come il sindaco aveva promesso dopo l’assemblea pubblica da noi sollecitata, ma è aumentata toccando la cifra di una novantina di persone circa”.
I rappresentanti del comitato invitano il Sindaco Diego Dalla Via a far rispettare la legge. “L’utilizzo del parco giochi dovrebbe essere un’esclusiva dei minori di 14 anni, per di più la responsabilità dello spazio verde è dell’amministrazione comunale”.

ton1L’avvertimento del comitato è chiaro. “Non bastano le letterine, il Sindaco faccia quello che deve per impedire che gli sgraditi ospiti siano un continuo problema per i tonezzani. Non basta sventolare i regolamenti di polizia urbana in vigore, bisogna farli rispettare e se serve scriva un’ordinanza specifica”.

L’invito del comitato: “Intervenga immediatamente e risolutamente, altrimenti saremo costretti a depositare una querela di parte per inadempienza in omissione di atti d’ufficio”.

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