Andare a donare un farmaco a chi ne ha bisogno: un piccolo gesto che può salvare chi , di questi tempi, non può permettersi di curarsi. Torna sabato la Giornata di Raccolta del Farmaco organizzata da ormai 17 anni dal Banco Farmaceutico Fondazione Onlus, che l’anno scorso ha messo insieme, solo nella regione  Veneto, 31.667 confezioni di farmaci grazie alle quali sono state aiutate 44.121 persone.

Ognuno potrà dare il proprio contributo nelle 401 farmacie, che hanno aderito all’iniziativa e saranno aperte per tutta la giornata di sabato 11 febbraio. “Non siamo certo una Regione che non è in grado di dare le medicine alla sua gente – ha detto il presidente Zaia, alla presentazione dell’evento – ma sosteniamo con forza questa iniziativa anche per il suo valore sociale e solidaristico e per l’incitamento a donare, che peraltro fa parte del dna dei veneti”.

Le medicine raccolte saranno consegnate a 138 Enti caritativi presenti in regione, che i responsabili del Banco hanno contattato in precedenza per conoscere le esigenze specifiche delle persone assistite, il cui stato di indigenza non consente di acquistare nemmeno un medicinale da banco (quelli non “passati” dal Servizio Sanitario Nazionale) del costo di pochi euro.

La distribuzione sarà fatta su base provinciale: tutti i farmaci raccolti in una determinata provincia andranno infatti ad aiutare persone meno abbienti di quella stessa provincia. L’anno scorso, gli Enti assistenziali avevano chiesto 74.604 confezioni di medicinali, ed era stato possibile raccoglierne 31.667, pari al 41,2%, quest’anno si punta a fare ancora meglio.

I dati nazionali

povertàAttualmente, il Banco Farmaceutico è presente in oltre cento province italiane; in 16 anni grazie alla Giornata di Raccolta del Farmaco e al costante contributo di numerose farmacie e volontari, sono stati raccolti oltre 4.100.000 farmaci, per un controvalore di circa 24 milioni di euro.

L’appello

“Invito tutti coloro che possono permettersi una spesa di pochi euro ad andare in farmacia e donare col cuore; pensando a quanti – e spesso si tratta dei nostri vicini di casa – nel nostro Paese quella spesa non possono permettersela, anche se necessaria per poter stare bene: ci sono 4,6 milioni di poveri (500mila in più dell’anno precedente) in Italia, molti dei quali non possono spendere neanche un euro per il ticket, sono privi del medico di base perché fuori da ogni contesto sociale, o sono anziani, lavoratori disoccupati, mamme sole e migranti che hanno perso tutto”. Sono le toccanti parole di  Paolo Gradnik, presidente della Fondazione Banco Farmaceutico onlus.

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