A pochi giorni dalla decisione del consiglio regionale di dare un colpo d’accetta alle Ulss, lasciandone solamente 9, nell’Alto Vicentino si rincorrono domande e polemiche su quelle che saranno le sorti del nostro sistema sanitario. E’ cronaca che andiamo verso quella che è stata battezzata Ulss Pedemontana e che prevede l’accorpamento della Ulss 4 e della numero 3 di Bassano. Abbiamo voluto intervistare il Presidente della Conferenza dei sindaci Robertino Cappozzo per affrontare il tema sanitario che sta a cuore ai cittadini che pagano le tasse e che temono che con il nuovo assetto, perderemo servizi e professionalità.

Presidente Cappozzo cosa accadrà in sostanza?
Per i cittadini non ci saranno grandi differenze, l’unificazione dell’ULSS 3 e 4 avrà conseguenze principalmente a livello amministrativo e di Direzione Generale, con accorpamento del personale e l’unificazione di alcune funzioni. Nulla cambierà per quanto riguarda il territorio ed i servizi erogati, in modo particolare i servizi sociali, che ritengo indispensabili e che sono sempre stati il fiore all’occhiello della nostra Ulss 4. Questo è un territorio che ha saputo affrontare i numerosi cambiamenti avvenuti in questi ultimi decenni con grande lungimiranza, ed i risultati ottenuti non possono che essere motivo di orgoglio per tutti, risultati che ci impegnano a continuare con il percorso avviato. La nascita dell’Ulss 7 Pedemontana deve anch’essa essere vista come un altro risultato positivo del territorio: infatti è doveroso ricordare che sono stati proprio i Sindaci a richiedere alla Regione, con un documento a firma congiunta, che vengano considerate le particolari caratteristiche territoriali delle due Ulss Pedemontane, un territorio omogeneo con un numero di cittadini residenti (circa 370.000), ritenuto adeguato anche dal Piano Socio Sanitario Nazionale
Perché tutti si ostinano a chiamare la nuova Ulss ‘Bassanese’?
La nuova Ulss si chiamerà Pedemontana e non Bassanese: infatti da questa operazione di fusione vedremo la nascita della nuova Ulss 7 Pedemontana. Non ci sarà quindi la nascita di una Ulss Bassanese e su questo voglio sfatare ogni dubbio: non potrà esserci una Ulss che prevale sull’altra. È importante che questo concetto venga recepito da tutti: cittadini ed addetti ai lavori. Dobbiamo essere invece molto soddisfatti del risultato ottenuto, soprattutto se lo confrontiamo con quanto avvenuto nelle altre Provincie, che per la quasi totalità sono state costituite in una unica Ulss provinciale.
Molti hanno detto che sarebbe stato meglio ‘passare’ con l’Ulss di Vicenza…Ospedale Santorso
Anche questa è una affermazione che mi trova contrario. Se oggi ci fosse una sola Ulss Provinciale sono sicuro che per i cittadini questa non sarebbe la soluzione ideale. Pensiamo ai servizi sociali, che sono quelli più importanti e che riguardano problematiche particolari con necessità di risposte immediate: solo la dimensione attuale consentirà di dare risposte adeguate e veloci, senza causare alcun disagio. Una dimensione dell’Ulss più piccola facilita il governo del territorio, è più vicina ai bisogni dei cittadini, valorizza le risorse umane chiamate ad operare, fa emergere le criticità e riesce a risolverle.
E alla conferenza dei sindaci cosa accadrà?
Le attuali Conferenze dei Sindaci restano valide, con competenze da esercitare nei nuovi Distretti (in pratica le vecchie Ulss 3 e 4) mentre ci sarà la costituzione di una nuova conferenza dei Sindaci per l’Ulss 7 Pedemontana, formata dal Presidente e dal Vice Presidente delle attuali conferenze, ovviamente uno dei due Presidenti attuali diventerà il Presidente della Conferenza dei Sindaci della nuova Ulss 7 Pedemontana. In quest’ultimo anno, da quando il PDL 23 è stato presentato, abbiamo avuto modo di lavorare insieme con le due attuali conferenze, in modo particolare con il Presidente e Sindaco di Bassano del Grappa Dott. Riccardo Poletto, anticipando molte delle attività che dal prossimo anno si dovranno affrontare, permettendo così di iniziare a lavorare senza particolari difficoltà. Va anche ricordato il grande impegno che tutti i Sindaci dell’esecutivo delle Ulss 3 e 4 hanno profuso in quest’ultimo anno, impegno che ha portato alla nascita della nuova Ulss 7 Pedemontana.
Che rapporto ha con il Dg ? Ha incontrato qualche medico dell’ospedale? Che umore si respira?
Giorgio RobertiIl Direttore Generali, Dott. Roberti Giorgio, sta lavorando con professionalità e ha sempre ascoltato i suggerimenti che gli sono stati dati nell’affrontare il delicato passaggio che porterà all’unificazione delle due Ulss. È certamente un lavoro complicato, che non potrà accontentare tutti, ma che deve essere affrontato con saggezza e competenza, qualità che il nuovo DG ha dimostrato di possedere. Ho avuto modo di incontrare alcuni medici dell’Ospedale di Santorso, devo dire che per molti di loro, che hanno appena metabolizzato l’unificazione dei plessi di Schio e di Thiene, si tratta di uno sforzo ulteriore, ma allo stesso tempo stimolante. Per altri invece non è così, ho capito che l’incertezza del futuro ha creato non poche perplessità. La sensazione più diffusa è quella che Santorso diventi la succursale di Bassano. Su questo argomento, delicato, mi sento invece di tranquillizzare tutti, stiamo parlando di realtà che sono state pensate ed organizzate per servire territori diversi, ma ben definiti, ognuno con esigenze specifiche e queste esigenze dovranno essere garantite, pertanto ogni Ospedale sarà dotato di tute le strutture necessarie. Il DG dovrà semplicemente riorganizzare alcuni reparti, valorizzando le eccellenze che esistono sia a Santorso che a Bassano, per dare risposte adeguate ai cittadini.
In questa fase di ‘passaggio’, cosa accadra e cosa non dobbiamo temere?
 Ci vorranno almeno dieci anni prima di vedere completato tutto il processo, durante questo periodo avremo tutto il tempo di lavorare per non impattare in nessun modo negativamente sui servizi. Ricordo il grande lavoro fatto nella nostra Ulss per l’apertura delle UTAP e la realizzazione delle aggregazioni dei medici di medicina generale, che ha raggiunto livelli unici a livello nazionale. Questi servizi continueranno ad essere attivi e diventeranno sempre più fondamentali. Come precisato, l’unificazione delle due Ulss non andrà a pesare sui servizi erogati, che vengono garantiti dalle risorse disponibili nel bilancio e che anche per i prossimi anni risultano essere stanziate. Ovviamente sarà necessario continuare con le richieste di trasferimenti regionali, adeguate alle esigenze del territorio, così come sempre avvenuto, ma soprattutto serve mantenere uno stretto contatto con gli operatori del territorio che hanno il termometro delle situazioni di disagio per prevenire situazioni critiche che se trascurate possono essere causa di dissesti economici per il territorio di competenza. Sono convinto che se tutti continueranno a lavorare con lo stesso entusiasmo fin qui dimostrato, questa nuova Ulss diventerà anch’essa un riferimento a livello regionale di efficienza, efficacia ed economicità.
Natalia Bandiera
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