Una app che guiderà gli artificieri nella mappatura e nel riconoscimento degli ordigni bellici inesplosi.

 

E’ stato presentato  all’ istituto Scotton di Breganze il nuovo progetto di educazione al rischio mine che gli studenti del 5° anno di grafica destineranno alle scuole dei centri abitati adiacenti alle aree minate partendo dalla Croazia.

Un fenomeno che non si conosce abbastanza quello degli ordigni inesplosi. Solo nel territorio Croato si stimano in 51mila bombe quelle appartenenti ancora alla guerra combattuta tra il 1992 e il 1995 per un area di 506 chilometri quadrati con l’impressionante numero di oltre 2000 le vittime a tuttoggi.

A farsi carico della promozione del progetto, sarà il gruppo di sminamento italiano noto con l’acronimo di HDIG (Human Demination Italian Group) impegnato da anni nell’attività di sminamento delle zone contaminate.

Folta la rappresentanza istituzionale, dal Sindaco  e Vicensindaco di Pag, (sede dell’HDIG Croata) agli ex sindaci di Pag e di Zanè (headquarter di HDIG) sottoscrittori del gemellaggio tra i due comuni del 1994. Oltre al Preside dell’Istituto Scotton e il Vicesindaco Crivellaro che dopo l’incontro hanno incontrato a Padova una rappresentanza delle Alte Cariche dell’Esercito.

Il Presidente di HDIG, Riccardo Galletti e la rappresentante legale Croata, Adriana Grubelic, dopo aver sottoscritto il protocollo d’intesa con la società AIBS Lab di Trieste dedicata alla ricerca e sviluppo sperimentale nel campo delle scienze e dell’ingegneria, ha ottenuto il patrocinio e la consulenza tecnica e logistica della stessa a favore dell’Istituto Scotton.

Un’eccellenza tutta Vicentina quella di partire dalla piattaforma di AIBS LAB destinata a guidare gli artificieri nella mappatura e nel riconoscimento degli ordigni bellici inesplosi. (UXO – unexploded ordnance) per trasformarla in una App che potrà essere usufruita da tutti e promossa attraverso una sensibilizzazione nelle scuole del territorio della Ex Jugoslavia.

Una vera rivoluzione nel campo della prevenzione di eventi mostruosi come quelli delle mine antiuomo.

La possibilità che ragazzi di una scuola del Vicentino come lo Scotton possano essere protagonisti nella battaglia di pace contro un fenomeno così devastante e possano, con gli insegnanti, favorire un’educazione utile a salvare molte vite, rende orgoglioso il nostro territorio.

Un particolare che incoraggia a proseguire il lavoro arriva dall’appoggio immediato ed entusiasta del Governo Croato che ha già incontrato parecchi esponenti sia della scuola vicentina che del gruppo di sminatori.

Non solo dunque la pericolosa attività di bonifica dei campi minati da parte del personale specializzato di HDIG, ma una vera e propria cooperazione con studenti impegnati a combattere (spesso con loro coetanei) una realtà meno lontana di quanto si pensi.

Non può che essere meritevole di lode l’impegno che tutti gli attori stanno profondendo per far si che i danni delle guerre tutte non continuino anche dopo i trattati di pace.

Danni che colpiscono sempre innocenti e quasi sempre civili o peggio bambini. Allo Scotton evidentemente le oltre 2000 vittime di cui 500 morti e 1500 mutilati sono arrivate al cuore.

J.G.

 

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