Vita dura per chi vorrà evitare una visita specialistica a pagamento o curare una semplice influenza al Pronto Soccorso. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha infatti stabilito che chi abusa del servizio pubblico sanitario per i ‘codici bianchi’, dovrà pagarne il ticket relativo. 

Ospite di  Corrado Formigli a Piazzapulita su La7, il Ministro ha spiegato che moltissime persone vanno al Pronto Soccorso anche quando non serve, con ripercussioni sul costo pubblico degli interventi. Già da  tempo si parla di compartecipazione alla spesa pubblica per alcune prestazioni e una volta definita la questione dei livelli essenziali di assistenza si dovrebbe passare alla attesa riforma del sistema dei ticket. Al Pronto Soccorso il ticket  già si paga in alcune regioni, come il Veneto o la Valle d’Aosta.

“Come ministro, ho bisogno non di soldi, il budget stanziato per la Sanità va bene, ma ho bisogno che le norme che approviamo vengano attuate nei tempi previsti” – ha spiegato  Lorenzin – L’Italia è un paese che ha conoscenze mediche straordinarie, tra le migliori al mondo, ma non sempre il nostro paese riesce a esprimere questo potenziale. Ma ricordiamoci che il servizio sanitario italiano è tra i migliori al mondo e dobbiamo tenercelo stretto. Se le regioni non sono in grado di attuare le norme nazionali interviene lo Stato con dei commissariamenti. Oggi – ha concluso il Ministro – l’Italia ha una grande differenza nella qualità del servizio sanitario fra le regioni che hanno subito commissariamenti e quelli che sono rimaste autonome, spesso corrispondenti a sud e nord. Bisogna riequilibrare questa situazione. Anche per questo sono contraria ai tagli che ci sono stati”.

Anche all’Ulss 4 il ticket per i codici bianchi al Pronto Soccorso è già in vigore. Interpellata in merito alla questione, la Direttrice Generale Daniela Carraro ha preferito non esprimersi, in attesa di vedere la disposizione ufficiale del Ministro Lorenzin.

A.Bia

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