La Questura  ha completato il dossier che riguarda i possibili obiettivi dei terroristi in Italia. Lo riferisce sul Corriere della Sera la giornalista Fiorenza Sarzanini l’operazione è iniziata subito dopo gli attentati di Parigi ed è ora ultimata. Lo scopo è quello di proteggere quelli considerati “obiettivi primari” perché più “vulnerabili”.

Come anche in molte altre città italiane, nell’elenco della Questura di Roma si prevedono “piani di intervento ed evacuazione in caso di attacco”. Le strategie dei terroristi sono cambiate, come dimostrato gli ultimi attacchi in Francia e Germania, e i bersagli sono ormai i luoghi di aggregazione più diversi. Nel piano si è pertanto deciso di stilare anche un elenco dettagliato dei locali, con “indicazioni relative agli ingressi, alle uscite di emergenza, alle vie di fuga”.

Particolarmente sotto osservazione ci sono tutti “i luoghi simbolo della cristianità”, soprattutto dopo l’uccisione di padre Jacques Hamel nella parrocchia di Saint-Etienne-de-Rouvray. I controlli saranno rafforzati scartando però l’ipotesi di “blindare chiese e conventi”.

Inoltre, pochi giorni fa, c’è stata una riunione dei magistrati antiterrorismo italiani nel corso della quale “è stato ribadito che il pericolo maggiore viene in questo momento dall’appello dell’Isis ai foreign fighters a non andare in Siria per importare invece la guerra in Europa con ogni mezzo”.

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