A Enego il fango e i detriti non sono ancora stati rimossi del tutto e ci vorranno giorni per tornare alla normalità, ma la popolazione grazie al tempestivo lavoro delle ditte locali e dei volontari ha già l’acqua corrente e l’energia elettrica. Il primo cittadino del paese altopianese colpito domenica mattina da una incredibile bomba d’acqua spiega: “Non si è trattato di una frana. Il trasporto a valle di detriti è stato provocato dalle acque meteoriche che hanno sfondato la condotta, la tubazione dell’acqua. Da lì è partito il fiume di acqua e detriti che ha travolto tutto.”.

Un evento metereologico straordinario unito ad una situazione problematica esistente ha portato al disastro, lo conferma il sindaco Cappellari: “Nel punto in cui si è rotta, la condotta delle acque bianche era stata interrotta e poi riattaccata. In quel punto, in quel collo di bottiglia la tubatura è esplosa a causa della pioggia eccezionale ed esplodendo ha portato fuori dei sassi molto grossi che han rotto la pavimentazione, l’acqua poi ha tirato giù tutto.”.

Una terribile pioggia eccezionale, una bomba d’acqua è stata la causa principale: “Non si riusciva a vedere nulla a sette metri di distanza, un muro d’acqua” le sensazioni ancora impresse nella memoria, anche in quella di Fosco Cappellari “una cosa così spaventosa non l’avevo mai vista in tutta la mia vita.”. I servizi essenziali son già stati ripristinati fortunatamente, lo conferma Cappellari: “È stata ripristinata l’acqua potabile e l’energia elettrica a tutte le famiglie, nel caso dell’elettricità ancora una famiglia ne è sprovvista, il tubo dove passano i cavi conteneva molta acqua ed è umido. Stanno lavorando alla fognatura dato che ci son da fare parecchie riparazioni, ci vorranno tre giorni per tornare alla normalità in questo senso. Si tratta in generale di interventi tampone, se capitasse nuovamente un evento meteo come quello di domenica mattina ci troveremmo nella stessa situazione.”.

IMG_1503La soluzione in un progetto milionario: “Siamo partiti con un progetto da 5 milioni di  euro in modo da aumentare la sezione della tubazione – e dunque la portata. Da tempo c’erano dei segnali, ma non facevano pensare ad una situazione straordinaria ed inaspettata come quella di domenica, in cui la bomba d’acqua è stata determinante.”.

Questo grave fatto che ha colpito Enego ha fatto emergere la grande umanità e solidarietà degli abitanti del paese, della gente dell’Altopiano, che nella giornata di domenica si è riunita nella sventura per ripulire la zona dai detriti e dal fango, lavorando fianco a fianco Parroco compreso.

“Tutte le imprese, essendo domenica e anche molti volontari stanno lavorando alacremente per aiutare i cittadini colpiti.” Il sindaco Fosco Cappellari ha espresso un grande ringraziamento per tutte queste persone, è in queste situazioni che ci si sente più vicini, forse anche uguali nell’impotenza di fronte ad un muro d’acqua e un fiume di fango e detriti che ha travolto tutto e tutti.

 

 

 

Giulia Rigoni

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia