A 35 anni dall’attentato, Marano rende omaggio alle vittime della tragedia con una serie di commemorazioni. Manifesto della giornata, una foto di Alessandro Settenvini. È il fotografo Alessandro Settenvini, artista che ha partecipato alla rassegna Il Pozzo dell’Arte, ad aver scattato la foto per la realizzazione del manifesto commemorativo della strage di Bologna, avvenuta il 2 agosto del 1980. La foto, intitolata “L’Attesa” e ideata in occasione del 35° anniversario da quell’orribile atto terroristico che uccise 85 persone e ne ferì 200, 

raffigura una persona che aspetta alla fermata del treno. Questa persona è Angelo De Marchi, fratello di Roberto De Marchi e figlio di Elisabetta Manea, i due cittadini di Marano che nell’attentato persero la vita.

Sono tante le famiglie e le persone che il 2 agosto 1980 hanno atteso chi non sarebbe mai più arrivato.

“A loro ed alle altre vittime di quell’atroce attentato va il ricordo di tutta la cittadinanza”, ha sottolineato l’assessore alla Cultura Marco Guzzonato. C’è un’altra attesa che questa immagine vuole simboleggiare: l’attesa della verità. Della strage del 2 agosto, infatti, pur essendo noti i nomi degli esecutori materiali, non è stata fatta ancora piena luce sui mandanti, su coloro che vollero ed ordinarono l’attentato.“Sentiamo di avere l’importante responsabilità di rinnovare la memoria di questo tragico evento. Come ogni anno diffonderemo il manifesto commemorativo sulle bacheche comunali e sugli spazi web e social del Comune”, ha precisato Guzzonato.

I manifesti prodotti negli scorsi anni saranno esposti nell’atrio del Municipio. L’Amministrazione comunale parteciperà anche quest’anno alla cerimonia in programma a Bologna domenica 2 agosto. Una santa messa di suffragio in memoria di Elisabetta Manea e Roberto De Marchi sarà officiata sabato 1 agosto alle 19 nella chiesa parrocchiale di Marano Vicentino.

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