Gli operai della Miteni di Trissino scioperano e vanno a protestare in Regione. Stanchi di non essere ascoltati e preoccupati dell’effetto dei Pfas sulla propria salute, hanno decise di incrociare le braccia e farsi sentire nelle stanze dei bottoni.

A partire dalle 5.45 di martedì 28 fino alle 5.45 di mercoledì 29 marzo di domani, la produzione della Miteni subirà uno stop voluto dagli operai che proclamano lo sciopero per una propria dignità di cittadini e lavoratori, a fianco della popolazione dei comuni coinvolti.

Quattro le richieste che i lavoratori, aderenti ai sindacati Filctem Cgil, Uiltec Uil e Femca Cisl, fanno a gran voce: essere inseriti nel Piano Regionale di Sorveglianza sanitaria sulla popolazione esposta ai Pfas, la verità sulla contaminazione dello stabilimento della Miteni a Trissino e quali azioni siano state effettivamente messe in campo o quali verranno attuate, maggiore sicurezza all’interno dello stabilimento. Questa ultima richiesta è frutto del recente blitz che gli attivisti mascherati di ‘Vicenza si Solleva’ hanno fatto alla Miteni. Anche il loro futuro occupazionale ha spinto gli operai della Miteni a scioperare, chiedendo maggiori risposte in merito alla permanenza dello stabilimento in relazione al contesto ambientale e quale sia il piano industriale che la Miteni ha intenzione di mettere in campo.

Oltre ad un presidio di fronte all’azienda una delegazione di lavoratori e lavoratrici della Miteni andranno in pullman alla Regione per portare le loro testimonianze e proteste. Lo sciopero seguirà questa tabella di marcia: i turnisti dalle 5.45 di martedì 28 marzo alle 5.45 di mercoledì 29 marzo e i   giornalieri dalle 8.30 alle 17 di martedì 28 marzo.

Paola Viero

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