Posina piange una cittadina illustre, una donna di grande cultura e di bontà infinita, figlia di un valoroso generale dell’Esercito, che combatté la Grande Guerra sul Majo.

Si sono svolti ieri a Firenze i funerali di Augusta Ficalbi, cittadina onoraria di Posina, che ebbe gli onori della cronaca quando contribuì alla ristrutturazione della chiesetta votiva ai Cervi.

La professoressa amava quella porzione di territorio dove, raccontava nei suoi scritti: “Non c’è un pezzetto di prato dove non sia sepolto un eroe”.

A quella chiesetta votiva era molto legata. perché il padre con le sue truppe passava da lì a pregare prima di ogni missione bellica. Alla Madonna rivolgevano i soldati una breve preghiera, prima di mettere la vita in gioco nella difesa della Patria.

Racconti che l’ufficiale Ficalbi aveva voluto che fossero tramandati, in una sorta di rito. In quel luogo sacro i reduci di guerra, ogni ultima domenica di luglio, si ritrovavano per ricordare gli attimi drammatici della Grande Guerra.

Della vita militare del padre la professoressa Ficalbi aveva fatto una missione, tanto che l’insegnante aveva donato al Comune di Posina il prezioso archivio del padre, fatto di appunti e foto che immortalavano scene belliche.

di Redazione AltovicentinOnline

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