Tre comuni dell’alto vicentino fanno fronte comune nella lotta al gioco d’azzardo. Santorso, Valli del Pasubio e San Vito di Leguzzano organizzano tre serate, volte a sensibilizzare le comunità quanto più possibile sulla piaga della ludopatia.

Il gioco d’azzardo in Italia è un fenomeno in costante aumento. Gli ultimi dati nel 2016  dicono che in Itaia sono stati giocati quasi 96 miliardi di euro (+ 7% rispetto al 2015). Un valore pari al 4,7% del PIL (per l’istruzione pubblica si spende il 4% del PIL).  In media ogni italiano  ha giocato in media 1583 euro.

In Italia sono presenti 389.000 apparecchi da gioco (slot e VLT):  uno ogni 151 abitanti.
Giocata media annua nei tre comuni

Anche i dati “locali” sono allarmanti: a Santorso ogni cittadino ha giocato € 508 euro all’anno , pari al 2,41% del reddito annuo pro-capite,  a San Vito 216 euro pari  all’1,05% del reddito, mentre a Valli del Pasubio sono stati 87 euro ‘bruciati’, pari all’1,05% del reddito.

I numeri vanno peraltro ulteriormente interpretati: se la percentuale non risulta essere molto alta, si deve comunque tenere presente che spesso le persone si muovono per giocare nei centri limitrofi, generalmente in quelli più grandi, dove infatti le giocate medie sono più alte. E il tutto senza considerare il gioco “on line”, o quelllo illegale, che sfuggono ad ogni possibile quantificazione
“Risulta sempre più evidente come nel gioco d’azzardo siano implicati diversi aspetti: personali ed individuali, ma anche  sociali, culturali e politici. Aspetti che non possono e non devono essere tralasciati, rispetto ai quali è necessario intervenire con urgenza e fermezza. Un peso lo assume ad esempio la notevole presenza di luoghi e situazioni in cui giocare, che indubbiamente favorisce il consumo/utilizzo, così come sostenuto dalla “teoria dell’accessibilità” che, affermata nell’ambito dei problemi alcoolrelati, può essere trasportata anche ai problemi legati al gioco d’azzardo. Non a caso le amministrazioni locali hanno cercato negli ultimi anni di limitare il più possibile con opportuni provvedimenti il loro insediamento, oltre che limitando fortemente gli orari di apertura” spiegano in un comunicato stampa.

Gli impatti sociali di questa “piaga” cominciano a risultare evidenti: la letteratura scientifica riporta come il 2% di tutti i giocatori finisce per sviluppare una forma di dipendenza patologica con gravi conseguenze sul piano personale, familiare, relazionale, economico, lavorativo e legale.Il servizio Ulss del nostro Distretto riferisce un incremento di presa in carico di persone affette da ludopatia: da 28 utenti nel  2010 a 92 utenti nel 2017.

Molte di più sono però le situazioni presenti, che restano a lungo nel sommerso, ma che certamente non mancano di pesare negativamente sulla vita delle persone coinvolte, e delle loro famiglie.
LUDOPATIA Santorso Valli S. Vito 05 03 2018 (1)
I tre appuntamenti
In collaborazione con l’Unione Montana Pasubio Alto Vicentino, le tre amministrazione organizzano e fissano gli incontri. A Santorso mercoledì 14 marzo, con “Fate il nostro gioco”. Alle ore 20.30,  presso il teatro del centro giovanile. Conduttori Diego Rizzuto e Paolo Canova, fisico e matematico della società TAXI 1729 che si occupa di formazione e comunicazione scientifica sul tema del gioco d’azzardo. Nello spettacolo verranno smontate e rimontate alcune delle più diffuse false credenze sul gioco d’azzardo e verrà dato al pubblico il senso delle reali probabilità di vincere al Win for Life o al Gratta e Vinci. Lo spettacolo fa parte del progetto “Fuori Gioco”, promosso dalla cooperativa Radicà, che si è impegnata a proporre un breve percorso rivolto agli studenti di alcune scuole superiori e secondarie nel territorio dell’Alto Vicentino con l’obiettivo di sensibilizzare i giovano sui rischi del gioco d’azzardo.
A Valli del Pasubio, il 20 marzo con l’incontro pubblico “Gioco d’azzardo patologico: problema dell’individuo, della famiglia e non solo...”, che si terrà nella sala consiliare alle 20.30. Con Lorena Bergozza, psicologa e psicoterapeuta Dipartimento delle Dipendenze Thiene-Aulss 7, e Sonny Raumer, psicologo e psicoterapeuta fondazione “S. Gaetano”. Nel corso della serata si approfondiranno i temi legati agli aspetti patologici della ludopatia, alla loro diffusione nel territorio dell’Alto Vicentinoe verranno presentati gli interventi attivati dalla nostra azienda socio sanitaria.
Ultimo incontro sarà quello organizzato dal Comune di San Vito di Leguzzano, giovedì 5 aprile nella sala civica della biblioteca. Alle 20.30 l’incontro pubblico sul tema  “L’azzardo non è un gioco: fra economia, società e induzione al gioco”. Presenti alla sera Manuela Lanzarin assessore regionale ai servizi,   Alessandra Corò, Direttore Distretto 2 Aulss7 e Matteo Iori, membro dell’Osservatorio sui rischi del gioco d’azzardo del Ministero della Salute e  Presidente del CoNaGGA (Coord. Naz. Gruppi per Giocatori d’Azzardo). I relatori descriveranno la situazione attuale in Veneto e in Italia e  si confronteranno su come il gioco d’azzardo sia influenzato da aspetti economici, politici e sociali.di Redazione AltovicentinOnline
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