Le accuse mosse dal sindaco Valter Orsi al Comitato Schio Pedemontana in merito alla proposta fatta in Regione con una proposta attiva che riguarda la nuova Ulss 7 Pedemontana non sono piaciute ai membri del comitato stesso, che rigettano in toto quanto detto dal primo cittadino e lo invitano a “scusarsi” con loro e con gli oltre mille cittadini che hanno firmato la proposta.

“Ho chiesto al comitato secondo quale logica propongano, con il sostegno del consigliere regionale Antonio Guadagnini, una suddivisione di primariati tra gli ospedali di Santorso e Bassano – aveva commentato Orsi dopo aver saputo delle firme e del documento presentato in Regione – Ho espresso le mie perplessità e preoccupazioni perché la proposta applica una strana logica di riconoscimento in area-critica che però, di fatto, mette a serio rischio il mantenimento delle eccellenze per cui l’ospedale di Santorso è stato finanziato e costruito, proponendo primariati minori a Santorso e primariati di primo piano a Bassano”.

Ai membri del comitato non è piaciuto nemmeno che Orsi abbia chiesto in modo diretto che cosa fosse stato spiegato ai cittadini invitati a firmare.

“Il sindaco chieda scusa ai cittadini che hanno firmato nei nostri tre gazebo, volutamente ignorati da lui, a sostegno della proposta – hanno dichiarato dal Comitato Schio Pedemontana – Chieda scusa anche alle persone che compongono il Comitato, perché non hanno lavorato in mala fede e nemmeno nascondendo la verità ai cittadini. Il motivo della mobilitazione, la nostra proposta e l’invito a firmare sono stati divulgati via social, sulla nostra pagina Facebook e attraverso volantinaggio. Nei tre gazebo, fatti in tre luoghi diversi a Schio, dove sono state raccolte le firme, era esposta la proposta in formato manifesto e ad ogni persona veniva illustrata e quindi consegnato il volantino contenente la stessa in sintesi. Le perplessità di Orsi sulla nostra proposta riguardano alcuni punti specifici ai quali abbiamo dato altrettante risposte chiarificatrici durante l’incontro”.

Il Comitato elenca poi i punti critici che hanno fatto ‘scoppiare’ la diatriba con il primo cittadino.

“Orsi vorrebbe che a Santorso ci fossero almeno quattro primariati in più rispetto a Bassano. Nella nuova Azienda Ulss 7 ci sono due ospedali: Santorso e Bassano, equivalenti e degni di rispetto reciproco, non è quindi pensabile la prevaricazione dell’uno sull’altro e la nostra proposta vede una distribuzione equa dei primariati – hanno spiegato i membri del Comitato – Orsi chiede che solo a Santorso sia riconosciuto lo status di ‘area critica’, mentre noi nella nostra proposta abbiamo specificato che non ci devono essere cittadini di serie a o b. Nelle due zone distanti tra loro oltre 30 km, (di cui una molto vasta) abbiamo previsto due ‘aree critiche’. Orsi chiede che non ci siano a Santorso i primariati ‘minori’ e non capisce come mai sono stati inseriti primariati che prima non c’erano. Dovrebbe specificare quali sono per lui i primariati ‘minori’ e in base a quale logica personale li declassa. In secondo luogo i primariati nuovi che abbiamo inserito nella proposta hanno lo scopo di aumentare l’efficienza terapeutica sui pazienti, magari ‘critici’ e nel contempo ridurre gli sprechi aumentati dalle così dette fughe in altri ospedali. Questa particolare richiesta è stata fatta dal Direttore Generale Roberti e dovrebbe portare un notevole risparmio economico da tradurre poi in investimenti specifici. Nei punti sopra esposti – hanno continuato – si evince con chiarezza che ad Orsi non interessa il rispetto nei confronti dell’ospedale di Bassano e dei cittadini di quell’area, e che non intende rispettare le linee guida regionali riguardanti la riduzione della spesa delle cosiddette fughe. Imbarazzante poi l’incompetenza in merito di Orsi quando parla di schede ospedaliere attuali. Non sapere che le stesse saranno discusse e fissate in seno alla quinta commissione, (e saranno poi la garanzia delle future distribuzioni delle Divisioni e Servizi di ‘diagnosi e cura’ della Ulss 7, in sostituzione di quelle attuali), è grave. Schede ospedaliere che noi abbiamo già presentato all’assessore regionale della Sanità con la nostra proposta”.

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