Tutti i nodi vengono al pettine. Sono passati pochi mesi dalla sua nomina, ma La Casa di Schio, già perde il  direttore generale.

Le dimissioni di Michele Testa sono arrivate come un fulmine a ciel sereno in piena estate, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto e il direttore generale, la cui nomina aveva addirittura portato alla sfiducia dell’allora presidente del consiglio di amministrazione, non ha voluto dare spiegazioni per la sua decisione.

La prima azienda pubblica di Schio, definito ente di massime dimensioni, che conta 420 dipendenti e con le sue 4 sedi ha un indotto di circa 30 milioni di euro, rimane quindi senza direttore e ora torna in ballo la faccenda delle nomine.

Questione che già nella primavera dell’anno scorso, era stata dibattuta, quando l’allora presidente del Cda Federico Dalle Vedove, aveva chiesto un cambio al vertice indicando come nuovo direttore generale Giuseppe Zordan o, in caso di disaccordo, Annalisa Bergozza, direttore generale della casa di riposo di Malo.

Lo scontro sulla nomina del nuovo Dg aveva spaccato il Cda, perché se da una parte il presidente Dalle Vedove riteneva Zordan e Bergozze adatti al ruolo, dall’altra parte si era preferito aspettare per un nuova nomina, identificata poi in Michele Testa. Uno scontro talmente duro, da indurre il Cda a sfiduciare Dalle Vedove per nominare poi Giuseppe Sola.

Ora le carte tornano sul tavolo e La Casa si ritrova ancora senza il direttore generale.

Anna Bianchini

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