Paola e Giovanna hanno detto si e la loro è la prima unione civile di Schio. Tra donne. A celebrare il rito è stato il consigliere comunale di minoranza Carlo Cunegato, che si è detto ‘carico di emozioni’ per l’evento che si è tenuto sabato. ‘ Per la prima volta ho avuto l’onore di celebrare l’amore di due persone, che hanno voluto dirsi Si in  pubblico. Ho avuto la fortuna di unire civilmente due persone belle e tenaci, che da anni lottano per il loro amore: Paola e Giovanna. Loro sono state due coraggiose pioniere.  – racconta Cunegato – Nel nostro piccolo, la storia della nostra città ha fatto un bel passo in avanti, perché per la prima volta a Schio due ragazze hanno ottenuto il diritto ad avere diritti’.
‘Durante la cerimonia – ha continuato Cunegato –  hanno ricordato che non dobbiamo più permettere che chi ama in modo diverso subisca discriminazioni, atti di bullismo, o magari rinunci a diventare quello che è. Hanno ricordato il percorso di Paola e Giovanna, fatto anche di fatiche, salite e lotte. Una storia lunga, profonda e luminosa che dura da molto tempo. Senza voler essere retorici vi dico che l’energia era potente, la commozione collettiva, si sentiva che questa non era una tappa importante solo per due persone, ma per tutti . Si sentiva che stavamo assistendo ad una conquista civile’.
Toccante l’intervento di Don Bepi che ha sfidato tutti, partecipando alla cerimonia e benedicendo  addirittura gli anelli. Un atto di coraggio che ha un valore politico importante. Don Bepi ha iniziato con un’inaspettata ironia, chiedendomi se volevano profanare con qualche lettura religiosa un luogo laico. Poi , rileggendo alcuni passi del Vangelo e citando Papa Francesco, ha di fatto invitato la chiesa ad una seria riflessione sul tema. Il nostro tempo è ormai paradossale e indecifrabile: ormai qualche prete è più avanti nei diritti civili di qualche sindaco – ha concluso il consigliere di Tessiamo Schio, lanciando una frecciata al primo cittadino di Schio –  Finalmente un amore robusto, solido, vitale e gioioso ha ottenuto il diritto ad avere diritti ed è stato pubblicamente riconosciuto. Evviva l’amore! Evviva l’amore di Paola e Giovanna!’

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