“Domani si decide il destino del lupo in Italia. Il 2 febbraio, infatti, è la data fissata per la conferenza Stato Regioni che potrebbe approvare il piano proposto dal Ministero dell’ambiente. Nel mirino ci sono i lupi, gli ibridi e altri tipi di canidi, in deroga alle direttive europee e alle leggi statali. A decidere saranno il ministro per l’ambiente, lo stesso che ha dato il via alla cementificazione selvaggia, agli inceneritori e alle trivellazioni in mare con lo Sblocca Italia e i governatori delle Regioni”.

Inizia così una nota a firma del consigliere regionale Simone Scarabel del Movimento 5 Stelle. “Una licenza di uccidere che non possiamo accettare – avverte Scarabel – e che potrebbe cancellare decenni di battaglie per salvare il lupo dall’estinzione. Oggi chi cattura o uccide un lupo rischia l’arresto, mentre con il progetto del ministero che si voterà domani torneremo indietro al secolo scorso e tutto questo lavoro, anche culturale, sarà stato gettato al vento”.

Scarabel_LupiL’esponente pentastellato sottolinea: “Secondo gli addetti ai lavori questo provvedimento favorirà il bracconaggio e gli abbattimenti fuorilegge, compresi quelli di allevatori preoccupati per la sorte delle proprie mandrie. Ikl Governo è passato direttamente alla redazione del piano con gli abbattimenti – sottolinea Scarabel – senza minimamente pensare a incentivi per i privati e le aziende che potrebbero trovarsi di fronte a problemi di convivenza con i lupi. L’uso dei recinti elettrificati o dei cani da pastore non viene ritenuto utile dal Governo, che se ne frega anche della direttiva Habitat nonostante il rischio di incorrere nell’ennesima procedura di infrazione europea”.

“Il Movimento 5 Stelle dice No alla licenza di uccidere i lupi – conclude il consigliere – fermiamo insieme questa strage senza precedenti, che attacca la biodiversità del nostro territorio, già martoriato da bracconaggio, cementificazione, trivellazioni, discariche abusive e commercio illegale di fauna selvatica».

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