Deputato del Partito Democratico, membro della Commissione Esteri, Presidente della Commissione Cultura Ap UpM e responsabile immigrazione PD a Roma.

Khalid Chaouki, il giovane deputato di origini marocchine, ha fatto parlare di sé in questi giorni, urtando gli animi di coloro che soffrono di islamofobia. L’oggetto di così tanta sobillazione mediatica: il prosciutto e l’Imam a Montecitorio.

 

Chaouki, che per religione non mangia carne di maiale, ha chiesto di avere una buvette per i deputati musulmani e un Imam a Montecitorio che affianchi il cappellano. In una intervista rilasciata a La Stampa, precisa:

“So che quello che dico può sembrare una provocazione, ma il mio intento è di aprire un dibattito sulla prospettiva multireligiosa della nostra società e quindi anche del nostro Parlamento. Mi sono trovato in qualche modo escluso dalla convivialità che qui si celebra alla buvette e nelle mense. Dove a volte si rischia di vedersi servire crocchette che dovrebbero essere vegetariane e invece contengono prosciutto…“.

E ancora: “Credo che sarà importante aprire una discussione su come i luoghi pubblici e delle istituzioni debbano garantire la possibilità a tutti di avere a disposizione cibo lecito per la propria religione”.

Fiamme e fuoco: una pioggia di commenti e di insulti hanno invaso il web, tutti contro Khalid, perchè la chiave di lettura, delle parole del giovane deputato, è stata quella dell’imposizione della cultura islamica.

Certo, il momento è delicato, la tensione e l’allerta terrorismo sono alti, ma, come del resto, è alta la disseminazione indiscriminata dell’odio nei confronti dei musulmani, basta leggere i commenti pubblicati sui social network.

Ma è possibile che un deputato chieda il prosciutto e l’Imam a Montecitorio, mentre l’Italia affonda? Può mai essere una priorità?

Ha risposto l’onorevole Khalid Chaouki che ha detto: “Mai richiesto cose del genere. Era una evidente provocazione per suscitare dibattito su questioni invece serie come pluralismo religioso nello spazio pubblico. Poi chi vuole strumentalizzare è libero di farlo. Non ci torno più su questo tema e grazie per la richiesta. Buon lavoro. Khalid”

Imposizione culturale islamica, o apertura all’integrazione?

Roberta Puglisi

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