“Inversione di rotta rispetto alla crisi economica”. Le tanto attese parole necessarie per recuperare fiducia nel presente e far tornare la voglia di affrontare il futuro, sono state pronunciate da Giovanni Casarotto, sindaco di Thiene, ieri mattina al teatro comunale, in occasione dell’assegnazione del premio Thiene 2017.

Davanti ad una folta platea, nella quale spiccavano autorità civili e militari, con senatori e onorevoli, consiglieri, amministratori e prime cariche istituzionali, il primo cittadino ha rotto gli indugi in merito alla crisi economica, che sembra andare verso un lento declino per fare spazio ad una leggere ripresa.

“Ho la percezione di una nuova stagione di ripresa – ha detto Casarotto – che timidamente si sta prospettando e che, anche se tra chiari e scuri, si intravede concretamente. In Veneto l’industria registra una crescita del +3,3% nel terzo trimestre. I dati diffusi da Unioncamere Veneto testimoniano la crescita del mercato interno con +3,9% e dell’export per un 4,2%”.

Testimonianza della ripresa lavorativa è confermata anche dalle agenzie interinali, che cercano lavoratori per offrire loro quello che c’è sulla piazza. E se fino a pochi mesi fa i giovani in cerca di occupazione dovevano attendere tempi lunghissimi, oggi per chi si adatta c’è l’imbarazzo della scelta.IMG_2943

Buone prospettive quindi, ma se c’è fiducia nell’economia, non si può dire altrettanto per quello che riguarda la sfera morale.

Allarmanti infatti le dichiarazioni del sindaco di Thiene, che ha denunciato un abbassamento della soglia dei valori morali e il dilagare della sfiducia nelle istituzioni.

“Accanto a questo positivo risveglio economico, tocchiamo con mano una crisi ancora più pericolosa di quella economica e cioè  la crisi morale, che ha minato in questi ultimi anni e che sta tuttora minando, i rapporti tra cittadini ed istituzioni. Ci sono stati eventi gravissimi che hanno eroso, per esempio, la fiducia nelle banche e altri che rischiano di creare sfiducia nelle istituzioni e insicurezza nei cittadini, come ad esempio la mancanza della certezza della pena per chi delinque. Viviamo in tempi estremamente complessi e in continua evoluzione – ha concluso Casarotto – Il superamento di categorie ideologiche e politiche, lo scollamento tra democrazia e sovranità popolare, la difficoltà a definire il perimetro di un nuovo senso di comunanza entro cui individuare linee comuni e condivise di evoluzione sociale sono aspetti che toccano da vicino la nostra realtà quotidiana”.

A.B.

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