“No al divieto di circolazione per mezzi a motore Euro 0,1 e 2, perché non tutti possono permettersi di acquistare un’auto nuova e non si può rischiare una ricaduta negativa sul commercio”.

I consiglieri di minoranza dei gruppi Lega Nord, Schneck Sindaco e Thiene a Destra hanno presentato una mozione al consiglio comunale thienese per chiedere l’abolizione del divieto di circolazione, in vigore da lunedì a venerdì dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18, per i veicoli e le moto di classe Euro 0,1 e 2 nell’area urbana compresa tra le principali direttrici.

Il divieto, in vigore da inizio dicembre per contrastare l’emissione di gas di scarico mirando all’abbassamento delle Pm10, vede coinvolti provincia e comuni del territorio, ma i gruppi di opposizione thienesi oltre a non ritenerlo efficace, lo considerano dannoso per i meno abbienti.

“L’efficacia del provvedimento per quanto riguarda l’emissione delle Pm10 si potrà valutare solo a consuntivo – ha spiegato Andrea Busin, esponente della Lega Nord – Il rischio vero è quello di creare gravi disagi ai residenti dell’area interessata dal regolamento e alle attività commerciali”.

Secondo Busin e i firmatari della mozione, l’imposizione del limite di circolazione andranno a ‘pesare’ prima di tutto su chi risiede in centro storico e non ha la possibilità economica di acquistare un’auto nuova. Il divieto, che prevede sanzioni da 25 a 500 euro, riguarda i veicoli immatricolati prima del 2001 (2006 nel caso dei motocicli).

“I proprietari dei veicoli inibiti alla circolazione fanno parte delle categorie economicamente più deboli e disagiate, in particolare gli anziani e i meno abbienti – spiegano i firmatari della mozione –  Non si può imporre l’acquisto di una nuova auto o moto a nostri concittadini per poter andare al lavoro o a fare la spesa. L’utilizzo minimale dell’automobile, seppur di categoria euro 0 o 1 o 2, per i bisogni essenziali, ha un impatto ambientale minore di chi utilizza l’autovettura di cilindrata superiore e con maggior frequenza, anche se di categoria ammessa alla circolazione. Temiamo inoltre una fortissima ricaduta negativa sulle attività commerciali dell’area, tanto maggiore in un momento di crisi come quello attuale e a ridosso delle festività natalizie. Per questo – concludono – chiediamo al sindaco Giovanni Casarotto e alla giunta comunale di revocare la vigente ordinanza sull’accesso al centro storico ai mezzi individuati dal provvedimento, sostituendo quest’ultimo con azioni ed iniziative maggiormente efficaci, ovvero in grado di migliorare concretamente e stabilmente l’inquinamento atmosferico”.

A.B.

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