Ha tentato invano di raccontare all’agente di quartiere che quella bici l’aveva acquistata tre mesi fa. Un versione che non ha convinto il poliziotto che aveva già la segnalazione di furto presentata da una studentessa dell’Ipsia Garbin.

Al centro dell’ennesimo fatto di cronaca e denunciato per ricettazione, M.B., 45enne marocchino, noto per essere uno dei due occupatori abusivi di un a casa in via Marconi e sottoposto a obbligo di dimora.

L’ultimo atto di cronaca protagonista l’uomo è di ieri.

Alle 13.20 di ieri, una studentessa di 19 anni si è presentata al comando di Polizia Locale di Thiene denunciando il furto della sua bicicletta, che era stata lasciata nel cortile della scuola Garbin dalle 7.40 del mattino, chiusa con catena e lucchetto,  rinvenuto tagliato.

Subito dalla centrale è partito l’avviso agli agenti e verso le 14 un agente di quartiere ha individuato la bicicletta all’interno di parco Aldo Moro, parcheggiata vicino a tre uomini.

All’avvicinarsi dell’agente i tre uomini si sono allontanati, ma quando uno di loro, per darsela a gambe, è salito sulla bicicletta, l’agente l’ha fermato e subito riconosciuto.

M.B. infatti, è uno dei marocchini che è sottoposto a obbligo di dimora e risiede in via Marconi, nella casa che occupa con un suo connazionale e che da settimane è balzata agli onori della cronaca nazionale. L’uomo ha tentato di giustificarsi dicendo che il mezzo era stato da lui acquistato tre mesi prima, poi ha ritrattato restringendo il tempo a pochi istanti prima, spiegando che l’aveva pagato ad uno sconosciuto.

L’agente di quartiere ha quindi fatto intervenire una pattuglia, che ha accompagnato al comando sia l’uomo che la bicicletta. La due ruote è stata subito restituita alla proprietaria, mentre l’uomo è stato denunciato per ricettazione.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia